Il giallo di Castiglione delle Stiviere

Romano, il papà di Yana si rivolge al presunto assassino: «Dimmi perché l’hai fatto»

Appello di Olexandr Malayko a Dumitru Stratan, accusato di aver ucciso la figlia e di aver gettato il corpo in un laghetto

Romano, il papà di Yana si rivolge al presunto assassino: «Dimmi perché l’hai fatto»
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È stato ripreso con un sacco nero in spalla, come se dovesse liberarsi di un cadavere. Ed effettivamente il corpo di Yana Malayko, ragazza ucraina di 23 anni, è scomparso nel nulla. Dopo tre giorni di ricerche, nelle campagne innevate di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, non ci sono ancora tracce della ragazza. Sarebbe stata uccisa dal suo ex fidanzato, il 33enne moldavo Dumitru Stratan, secondo i carabinieri: l’uomo è stato arrestato e attualmente si trova nel carcere di Mantova con l'accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.

Ha vissuto a lungo a Romano

La ragazza ha vissuto per anni a Romano di Lombardia. Lì c’è ancora la nonna Larysa, in zona Cappuccini, e Yana stava lì fino a tre anni fa: ha lavorato come barista proprio a Romano, all’ex Mamy, ma anche a Covo e Chiari. Ieri il padre Olexandr Malayko, 45 anni, ha accolto i giornalisti: «Yana non è stata ancora trovata ma spero che ciò avvenga al più presto – ha detto a L’Eco di Bergamo – anche se sono consapevole che non la rivedrò più viva».

A casa della nonna, sposata con il romanese Giovanni Vitali, Yana era arrivata a 15 anni. Aveva frequentato le scuole a Romano e Seriate, per poi iniziare a lavorare. Era stata portata in Italia dalla città d’origine della famiglia, Chernivci, per curarla meglio perché affetta da una malformazione all’intestino. Nel Belpaese i medici l’hanno curata e guarita.

L’appello

Dopo aver conosciuto Dumitru Stratan, Yana era andata a vivere a Castiglione delle Stiviere. «Dumitru – ricorda Olexandr, che da due anni e mezzo lavora come gestore di una proprietà a Porto Santo Stefano, nell’Argentario – non mi è mai piaciuto, però non mi sono mai permesso di condizionare mia figlia. Ora però voglio che lui abbia il coraggio di dirmi il perché di quello che è stato capace di fare».

Il mistero di Yana

Da giovedì 19 gennaio non si hanno più notizie di Yana. Alla base di tutto ci sarebbe la gelosia. Dumitru, infatti, non si sarebbe mai rassegnato alla fine della relazione con la giovane né soprattutto all'idea che da qualche tempo Yana stesse frequentando un'altra persona. Era tornato più volte all’attacco, ma senza successo. Da qui la rabbia che, secondo le ipotesi, sarebbe culminata nel triste epilogo.

In un appartamento del giovane, forse dopo l'ennesimo litigio, si sarebbe consumato il delitto: la 23enne sarebbe stata accoltellata. Ad alimentare l'ipotesi dell'omicidio, ci sarebbe la ripresa delle telecamere di videosorveglianza della zona che hanno inquadrato l'uomo uscire dal palazzo portando con sé un ingombrante sacco, dove probabilmente si trovava il corpo della giovane.

Arrestato

Dopo aver preso la targa dell'uomo per i militari è stato semplice rintracciare l'uomo. E adesso il presunto colpevole dell'omicidio si trova in cella. Dell’arma del delitto, come del corpo della giovane, però, non c’è traccia.

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