Diecimila fumatori in più in Bergamasca, cresce il consumo di tabacco nei giovani
La ricerca svolta da Espad relativa al 2021 scatta una fotografia dell'Italia: per la prima volta in vent'anni aumentano i tabagisti
È allarme sigarette: per la prima volta in vent'anni - da quando, cioè, è stata approvata la legge che vietò il fumo nei locali pubblici al chiuso - in Italia (e di conseguenza anche in Bergamasca) la percentuale dei fumatori si è alzata: dal 22 per cento registrato nel 2019 al 24,2 per cento tra il 2020 e il 2022. Circa 800mila fumatori in più in Italia, diecimila dei quali (si stima) nella sola provincia di Bergamo.
A scattare una fotografia ben precisa del consumo di sigarette sono i dati Espad, nell'ambito di una ricerca svolta su scala nazionale. Preoccupano, soprattutto, i giovani: dopo la discesa del 2020 (14,6 per cento durante il lockdown), i ragazzi tra i 15 e i 19 anni che fumano ogni giorno sono tornati ai livelli di cinque anni fa, ovvero il 21,6 per cento.
Tra i sedicenni, nel rapporto relativo al 2021, le ragazze risultano in netta maggioranza, ovvero il 18,7 per cento contro il 12,2 per cento dei ragazzi. In tutte le altre fasce d'età, dai 15 ai 19, i maschi superano sempre le femmine, che però prediligono le sigarette elettroniche. Nelle ragazze, il consumo è pari al 23,6 per cento, mentre nei ragazzi il 21,7 per cento.
Il sempre più elevato consumo di tabacco tra i minori ha spinto nelle scorse settimane l'Istituto Mario Negri a promuovere una raccolta firme per vietarne la vendita ai minori nati dal primo gennaio 2010. L'obiettivo è di «creare un ambiente senza tabacco e la prima generazione libera dal tabacco entro il 2030».