Sognando il Kenya: quali documenti servono per partire e come ottenerli
Un safari nei meravigliosi parchi naturali, ma anche la capitale Nairobi e l'Oceano Indiano. Sono queste alcune delle cose più belle da fare se si decidesse di partire per un viaggio in Kenya.
La nazione dell'Africa orientale è una meta sempre più ambita per i viaggiatori e lo è praticamente in ogni periodo dell'anno, perché i tre tipi di clima presenti in Kenya consentono di poter viaggiare in ogni stagione, a seconda del tipo di vacanza che si vuole fare.
Per viaggiare in Kenya senza problemi burocratici e incorrere in intoppi che potrebbero rovinare l'esperienza in Africa, è necessario avere tutti i documenti in regola. Quindi la domanda da porsi è la seguente: quali documenti servono per viaggiare in Kenya? E come ottenerli?
Veniamo subito al dunque, i documenti per entrare in Kenya sono due: il passaporto e un visto.
Essendo il Kenya uno Stato esterno all'Unione Europa, è indispensabile avere con sé un passaporto valido per poter entrare nel Paese. Il documento non deve essere in scadenza e, anzi, deve avere almeno una validità di sei mesi oltre la data d'ingresso nel Paese africano. Un altro elemento importante da tenere in considerazione per pianificare il viaggio in sicurezza è il fatto che il passaporto deve avere almeno due pagine bianche, l'una di fronte all'altra.
Ultimamente, anche a causa della pandemia e dei tanti documenti scaduti, ottenere il passaporto è diventata una pratica più lunga rispetto al passato: ecco perché è fortemente consigliabile, nel caso si debba richiedere il documento, di avviare la pratica per il passaporto in tempo, diversi mesi prima di lanciarsi nel viaggio.
L'altro documento indispensabile al fine di entrare in Kenya è poi il visto. Ce ne sono di diversi tipi: visti turistici, di lavoro, di studio e di transito e possono essere richiesti sia presso l'ambasciata del Kenya in Italia che presso un consolato. La domanda per ottenere un visto può essere presentata sia di persona presso gli uffici che online.
Alcune differenze tra i vari tipi di visto: quello turistico, valido per 90 giorni, è rivolto a chi affronta il viaggio per svago. Quello per affari, motivato da ragioni lavorative, è valido sempre novanta giorni. La durata del visto varia in due casi: il visto di transito infatti ha una durata di un massimo di 72 ore, mentre quello rivolto agli studenti copre l'intero periodo di studi ed è quindi il più lungo che c'è.
Nel compilare la domanda per il visto è inoltre importante tenere presente una cosa: il numero di passaporto indicato nel modulo deve essere lo stesso del passaporto che si utilizzerà poi per viaggiare. E non solo: il visto non può essere ottenuto in aeroporto, ma solo prima di procedere all'imbarco del volo.
Capitolo bambini e ragazzi: i minori di 16 anni sono esenti dalla presentazione del visto, ma devono comunque possedere un passaporto valido.
Può sembrare inusuale, ma qualcuno potrebbe voler viaggiare con il proprio cane o gatto. E' consentito? Sì, ma solo a determinate condizioni. Per entrare in Kenya con il proprio animale è necessario che anche quest'ultimo abbia un passaporto, completo di vaccinazioni effettuate non meno di 6 mesi e non oltre i 12 mesi prima della partenza. Non solo. E' necessaria la lettera formale del proprietario dell'animale con richiesta di autorizzazione, il certificato veterinario internazionale, la titolazione degli anticorpi prescritta dal manuale per la salute animale dell'OIE rilasciata tra i 3 e i 24 mesi prima della partenza e una copia del bonifico di pagamento. Il costo è di 70 euro, di cui 40 per l'autorizzazione all'importazione e 30 per la legalizzazione della firma del certificato veterinario internazionale.
Insomma, viaggiare in Kenya, oltre a essere un'esperienza meravigliosa, è piuttosto semplice dal punto di vista burocratico: basta tenere a mente un paio di requisiti indispensabili per poter godere di un viaggio unico nel cuore dell'Africa.