Malinovskyi è andato via, ma il legame resta: quattro maglie all'asta per l'Ucraina
Insieme a Chei de la Coriera, il calciatore e sua moglie vogliono continuare a raccogliere fondi per aiutare i connazionali in guerra
di Fabio Gennari
Quattro maglie, una decina di giorni di aste e la speranza di raccogliere fondi importanti per l'acquisto di una nuova culla termica da donare alla popolazione ucraina. La moglie di Ruslan Malinovskyi, Roksana, si è affidata ancora una volta agli amici dell'associazione di tifosi "Chei de la Coriera" per continuare a fare del bene al suo popolo. Considerando che il centrocampista ucraino non gioca più a Bergamo, si tratta di un bel segnale di come per aiutare gli altri non esistano confini e distanze: basta tanta buona volontà.
La maglia di Lecce-Atalanta, quella dell'esordio con i francesi del Marsiglia sul campo del Troyes e altre due casacche nerazzurre (tutte donate dalla moglie Roksana) sono state fotografate e messe all'asta su Ebay dagli amici di Chei de la Coriera, associazione di tifosi che già in passato aveva contribuito con altre aste e una cena a Scanzorosciate che avevano fruttato una donazione di ben ventimila euro. Le maglie saranno a disposizione per chi fosse interessato alle offerte fino alla prossima settimana e attualmente il valore complessivo supera già i 500 euro.
Le donazioni, come detto, sono a favore del popolo ucraino. A quasi un anno dall'inizio dell'invasione russa le difficoltà per i connazionali dei coniugi Malinovskyi sono tantissime e nel corso degli ultimi dodici mesi da Bergamo sono partiti moltissimi aiuti di ogni genere.
L'obiettivo dell'ex giocatore nerazzurro e della consorte, oltre che di tanti amici che li sostengono anche attraverso la Malinovskyi Charity, è quello di continuare ad aiutare direttamente le realtà che hanno bisogno di una mano.