Materie prime: occhi puntati su oro e metalli per l'elettrificazione
Sono sempre più numerosi coloro che scelgono di investire in diversi ambiti con la speranza di guadagnare attraverso l’acquisto di beni volatili o tangibili che nel tempo potrebbero veder aumentare notevolmente il proprio valore. Un mercato che sta conoscendo una buona crescita è quello legato all’acquisto di azioni relative all’oro e ad altri metalli quotati. Sembrerebbe che nella prima parte dell’anno 2023 le economie mondiali potrebbero vivere una fase di recessione con conseguenti aumenti sui tassi di interesse. Dal momento che le banche possiedono oro in tonnellate potrebbe essere una buona mossa investire su di esso. Infatti i dati del passato dimostrerebbero che i metalli, in particolare quelli preziosi o potenzialmente utilizzabili a livello industriale, rappresentino un buon ambito in cui investire durante i periodi di crescita economica, ma anche in quelli in cui è importante contrastare l’inflazione.
I costi dei metalli sono, infatti, influenzati fortemente dall’andamento non sono del mercato delle azioni, ma anche da quello delle materie prime in generale. Può essere, quindi, utile acquistarne durante la corrente fase, ovviamente senza dimenticare che è un settore, per le ragioni sopra sottolineate estremamente volubile. In ogni caso, Al giorno d'oggi i risparmiatori possono scegliere tra diverse modalità di investimento, da quelle tradizionali al trading online (per maggiori informazioni: "trading online recensioni e opinioni" a cura di e-conomy.it).
Perché investire in oro e metalli
A dare una particolare impronta al settore sembrerebbe essere la spinta mondiale verso la decarbonizzazione e la diminuzione di combustibili fossili per la produzione energetica in generale che comporterebbe una flessione dell’offerta dei metalli per l’elettrificazione, creando così un mercato vivace per quest’ultime dal momento che si sta lavorando globalmente per incoraggiare la produzione di energia sostenibile e più pulita. La conseguenza potrebbe essere la creazione di un dislivello tra quella che è la domanda nel settore dell’oro e dei metalli e materiali come alluminio, rame, e nichel in generale e l’offerta reale. Infatti sull’onda della conversione energetica mondiale e la corsa verso fonti di energia rinnovabili i metalli vedrebbero aumentare fortemente la richiesta, in concomitanza con l’aumento della produzione di tecnologie come i pannelli solari o le auto elettriche che diventerebbero sempre più ricercati.
Tuttavia la risposta ad una così consistente richiesta potrebbe non essere all’altezza e i prezzi di tali materiali andrebbero a lievitare in modo sempre crescente. Dunque investire su di essi durante le prime fasi di transizione potrebbe essere positivo perché rivendendo le azioni acquistate in questo settore in futuro il guadagno potrebbe essere consistente stando a quelle che sono le proiezioni sull’andamento dell’ambito; quindi gli attuali investitori andrebbero a beneficiare proprio del differente livello tra domanda e offerta che si creerebbe nei prossimi anni per quello che concerne oro e materie prime per l’elettrificazione pulita.
I sei metalli per l’elettrificazione
Tra i metalli che si prestano bene all’elettrificazione c’è l’alluminio che prevede un processo di estrazione dispendioso sia economicamente sia energeticamente; il rame che potrebbe essere inferiore rispetto alla domanda e si concentra soprattutto in Sud America e Congo dove, però, la situazione economica e politica è incerta; il litio che al momento potrebbe rispondere bene alla domanda, ma che potrebbe non riuscire a dare una risposta sufficiente nel prossimo decennio.
Gli altri metalli utili sono il nickel, lo zinco e il cobalto, metallo per cui non esistono miniere specifiche in quanto si presenta come sottoprodotto di quelle di nichel e rame, aspetto che può costituire un limite importante. Investire su questi sei metalli può essere importante in vista di questa rivoluzione energetica.