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L'escursione consigliata
Il monte Madonnino e il lago Cernello, meraviglie da godersi pure senza arrivare in vetta
Questa montagna si trova a cavallo tra Carona e Valgoglio. In questa stagione, complice la neve, ci offre un panorama unico e suggestivo
di Angelo Corna
Le Orobie bergamasche rappresentano una delle aree più estese e naturalisticamente ricche della Regione Lombardia. Una zona che copre un estensione di oltre settantamila ettari, suddivisa in tre valli principali, ognuna con le sue bellezze: sono la Val di Scalve, la Val Seriana e la Val Brembana.
Il monte Madonnino si trova a cavallo tra i comuni di Carona e Valgoglio: in questa stagione, complice la neve che ne ricopre i crinali, ci offre un panorama unico e suggestivo, anche senza vincerne la cima.
La nostra escursione trova partenza dalla località Bortolotti di Valgoglio, in alta Val Seriana. Possiamo posteggiare l’auto in prossimità del Ristoro 5 Laghi dopo l’acquisto del "Gratta e Sosta", reperibile presso tutti gli esercizi commerciali del paese. Il primo tratto del sentiero è marchiato dal segnavia Cai 228 ed è ben conosciuto dagli escursionisti che durante la stagione estiva raggiungono i bellissimi Laghi di Valgoglio.
Costeggiando la condotta idraulica, risaliamo nel bosco lungo una bellissima abetaia, conosciuta come Selva d’Agnone; dopo un primo strappo iniziale, il sentiero continua con ampi zig zag, fino a raggiungere la sterrata che proviene dalla località Sant’Antonio di Valgoglio. Ora pieghiamo a sinistra e proseguiamo costeggiando una fonte d’acqua.
Pochi passi e il panorama si apre in tutta la sua bellezza, regalando i primi scorci e mostrando le cime che ci circondano. Il percorso riprende in costante salita, costeggiando la parete della montagna fino a raggiungere, dopo un’ora e mezza dalla partenza, le costruzioni Enel, oggi dimora dei guardiani delle dighe.
Poco lontano possiamo ammirare il lago Sucotto. Le sue acque provengono, oltre che dallo scioglimento delle nevi, dal Lago Cernello situato più a monte. La diga, costruita più di mezzo secolo fa, ospita il primo dei nove laghi che caratterizzano la zona: ben cinque sono artificiali e facenti parte del complesso idroelettrico delle centrali Valgoglio/Aviasco.
Gustata questa prima meraviglia, continuiamo in falsopiano tra la bellezza della neve, fino a raggiungere, dopo un’altra mezz’ora di cammino, il rifugio Baita Cernello e il suo omonimo lago, seconda perla di ghiaccio della nostra giornata…
