Te gh’è de stà atènt perché t’i sèntet mia

10 frasi in bergamasco sulle auto elettriche

"Ghe pènse gnach a cambiàla", dicono in molti (pensando alla mitica Panda 4x4, magari)

10 frasi in bergamasco sulle auto elettriche

di Vecchio Daino

Il provvedimento che vieta la vendita di veicoli con motori termici dal 2035 è stato approvato da Strasburgo. Tra chi si preoccupa per la sorte della propria Panda, ormai un membro della famiglia, e chi auspica riforme ancora più rapide e restrittive si è aperto l’immancabile dibattito. Stroncato sul nascere da chi afferma che lui, a quell’anno, non ci arriverà mai.

1. Ghe pènse gnach a cambiàla


Esistono delle Panda 4×4 giurassiche che ancora percorrono senza problemi i tratturi dei nostri monti. Il legame affettivo che si è creato è così forte che corrisponde a quello per un parente. Anzi, spesso lo supera. [Trad.: Non ci penso nemmeno a cambiarla]

2. Gh’è sèmper sóta di interèss


Non manchiamo mai di indagare, secondo il noto detto latino “cui prodest”, i veri beneficiari di questa manovra. Una certezza però l’abbiamo, non si tratta di noi. [Trad.: Ci sono sempre degli interessi]

3. A m’paga amò nóter


Siamo contrari per principio a ogni esborso immotivato, che consideriamo alla stregua di una estorsione. Suffragata dalla convinzione che anche stavolta l’innovazione passa dalle nostre tasche. [Trad.: Paghiamo ancora noi]

4. I cósta cóme ’l föch


Uno dei motivi per cui il parco circolante non si è ancora adeguato alla propulsione elettrica è il costo, ancora proibitivo per molti di noi. È vero che un mondo più pulito non ha prezzo, ma quello che ci vuole per arrivarci sì. [Trad.: Costano come il fuoco]

5. M’indarà a lègna


Sarebbe meraviglioso se qualcuno inventasse una propulsione a legna efficiente e non inquinante. Potremmo adottare la tattica che abbiamo usato quest’anno contro il caro-bolletta, e sfoderare la motosega. [Trad.: Andremo a legna]

6. L’éra de fà prima


A qualcuno la decisione presa sembra persino tardiva, desideroso com’è di liberare la sua città dall’inquinamento. Tuttavia non è in grado di specificare come avrebbe dovuto avvenire la transizione all’elettrico. [Trad.: Era da fare prima]

7. Te gh’è de stà atènt perché t’i sèntet mia


Una osservazione marginale ma pratica è relativa alla silenziosità dei veicoli, che rischiano di travolgerti senza preavviso. Una eventualità che sperimentiamo già ogni giorno con i monopattini. [Trad.: Devi stare attento perché non le senti]

8. L’è la ólta chì và zó i pólver


L’anno scorso la nostra città ha superato la soglia di 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo in 34 giorni, quando il limite europeo è di 35. Ce la siamo cavata per il rotto della cuffia, ma è un dato su cui riflettere. [Trad.: È la volta che si abbassa (l’indice) delle polveri]

9. La cósta a’ chèla


L’aumento delle tariffe elettriche ha parzialmente ridimensionato il risparmio legato all’uso di vetture elettriche. Il nostro vero sogno è un’energia illimitata e gratuita, che non appare così a portata di mano. [Trad.: Costa anche quella (l’energia)]

10. Ghe saró gna piö


I fatalisti più anziani scuotono la testa, e sono sollevati dal fatto che questo scempio non avverrà in loro presenza. Ma lo dicono da quarant’anni, e sembrano destinati a viverne almeno altrettanti. [Trad.: Non ci sarò più]