Con il Lecce inizia il "ritorno" con le neopromosse: all'andata solo 4 punti su 9
Il bilancio dell'andata con chi era l'anno scorso in Serie B non è stato esaltante, importante cambiare la tendenza per continuare a puntare in alto
di Fabio Gennari
All'ombra di Città Alta si parla tanto di Europa, si sogna la Champions League, ma la stretta attualità si chiama Lecce e, ricordando l'andata, i salentini non evocano buone sensazioni. Il 2-1 subito al Via del Mare è stato una sorpresa, quella sera (9 novembre) Gasperini decise di cambiare nove uomini rispetto alla precedente partita con il Napoli e le cose andarono male.
Certo, alla luce dei risultati dei salentini contro altre big quella sconfitta non è un dramma, ma in questo girone di ritorno serve invertire la rotta.
Contro le neo promosse, all'andata, l'Atalanta ha conquistato solo 4 punti sui 9 a disposizione. La vittoria a Monza (0-2 con primo gol di Hojlund in A) è stata seguita dal pareggio interno contro la Cremonese (1-1 con papera di Musso) e, appunto, il già citato 2-1 di Lecce sul campo dove è maturato anche il primo (e finora unico) gol stagionale in campionato di Duvan Zapata.
E chissà che proprio col Lecce il colombiano non ritrovi improvvisamente quel filo diretto con il gol che lo proietterebbe nuovamente verso la testa della graduatoria di tutti i tempi (nerazzurri) per la A.
Atalanta-Lecce è dunque l'unica gara contro squadre che l'anno scorso erano in B che vede la Dea sotto negli scontri diretti. Per quanto possa contare come motivazione aggiuntiva, la squadra di Gasperini domenica ha bisogno di tre punti (si gioca all'ora di pranzo). Per la classifica, per ripartire alla grande contro una compagine che all'andata ha fatto tribolare e per continuare a sognare senza avere troppi rimpianti: il segreto, in questi casi, è non pensare a quello che è stato ma concentrarsi su quello che si può fare.