Rapina alla Bonnie e Clyde alle Poste di Gorno, a processo ex ballerina cubana
La 36enne già condannata per l’investimento del brigadiere al posto di blocco di Onore
Era già stata condannata per la rapina, con bottino da tremila euro, del 30 ottobre 2018 alla sala slot “Miniera d’Oro” di Clusone N.D., cubana di 36 anni con un passato da ballerina nei night club. Il giudice le aveva dato 3 anni e 20 giorni di carcere. Adesso la Corte dovrà stabilire se fosse ancora lei la donna, con il volto coperto da un passamontagna, che ha rapinato due giorni prima (il 28 ottobre 2018) le Poste di Gorno, portando via quattrocento euro.
A riportare i dettagli è oggi (venerdì 17 febbraio) il Corriere Bergamo: l’imputata si era fatta conoscere per quanto accaduto poche ore dopo il colpo a Clusone, avvenuto alle 23,45. Intorno alle 3,50, infatti, a bordo di una Fiat Tipo in compagnia di un uomo aveva investito un brigadiere dei carabinieri a un posto di blocco di Onore, procurandogli ferite per quaranta giorni di prognosi. Fu arrestata poco dopo in un a legnaia a Fino del Monte, dove si era rifugiata con L.R., 33enne disoccupato del paese, già condannato proprio per la rapina a Gorno. Proprio per questo motivo, il pm ritiene che fosse lei quella con il viso coperto negli uffici delle Poste.
La Difesa sostiene che i testimoni avessero parlato di un accento dell’Est, per cui la donna non c’entrerebbe niente con quello specifico fatto. Gli indizi che porterebbero a lei però, secondo l’Accusa, sono la relazione al tempo, testimoniata anche da foto su Facebook, con il soggetto già condannato per quel crimine e il tipo di macchina utilizzato per il colpo, lo stesso di quella con cui aveva travolto il militare. Dopo il colpo a Gorno fu ripresa da una telecamera vicino a un cantiere della Val del Riso: il proprietario di Cerete, rintracciato, disse di aver prestato l’auto proprio al compagno. Nella prossima udienza, il 19 ottobre, saranno sentiti i carabinieri dell’episodio di Onore.