Il programma del 19 febbraio

Tre anni dopo l'inizio dell'incubo, ad Albino torna la grande festa di Carnevale

Il 23 febbraio 2020, la sfilata fu cancellata per i timori del Covid: poche ore dopo iniziò l'Inferno in provincia. Oggi si torna a festeggiare

Tre anni dopo l'inizio dell'incubo, ad Albino torna la grande festa di Carnevale
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di Fabio Gualandris

Con il Carnevale alle porte, ad Albino si chiude un cerchio con dentro un dramma inimmaginabile e una faticosa ripartenza. Domenica 23 febbraio 2020 era tutto pronto per la sfilata e la festa di Carnevale, ma il visus incombeva e i sindaci della Valle Seriana, quella domenica, decisero e ordinarono la sospensione di ogni evento. Nel pomeriggio dello stesso giorno si inseguirono le notizie dei primi contagi bergamaschi e l’angosciosa paura che abitava altrove prese casa nei nostri paesi.

Quella grande festa sospesa oggi torna, tre anni dopo, domenica 19 febbraio per la precisione. E torna nelle stesse modalità, a tema invariato e con l’identico entusiasmo che unisce le forze delle comunità di Albino, Bondo Petello, Desenzano al Serio e Comenduno. Un grande evento di festa e aggregazione che ad Albino era tradizione con il rogo del “Poèr Piero”, appuntamento lentamente scomparso nel corso del tempo ma ripreso sedici anni fa da un gruppo di papà dell’oratorio di Albino.

Quei momenti attesi da tutti sono così tornati a far rivivere i fasti di un tempo segnato da due feste: la domenica di Carnevale, soprattutto per i più piccoli, all’oratorio femminile di Sant’Anna; il martedì grasso per le vie del paese e in piazza San Giuliano. Due i fantocci che venivano "condannati" al rogo: un personaggio del mondo delle favole di domenica e uno abbinato all’attualità di martedì. Ma in molti ricordano ancora con nostalgia, o grazie al racconto di chi c’era ma anche attraverso le foto e un filmato d’epoca, i grandi “Carnevaloni” albinesi degli anni Cinquanta del secolo scorso.

Riguardo agli inizi della storia recente ci parlano alcuni volontari dell’oratorio di Albino: «Avevamo pensato di riprendere la tradizione del rogo allo scopo di creare una bella festa per i bambini a vantaggio di tutta la comunità. In quei primi anni ogni oratorio continuava a organizzare il proprio carnevale con un percorso di sfilata all’interno del proprio territorio e con festa finale nel proprio oratorio o in un piazzale parrocchiale. Undici anni fa abbiamo deciso di unire le forze e proporre un evento più articolato e ancora più partecipato e bello. Così gli oratori di Albino, Bondo, Comenduno e Desenzano hanno iniziato a lavorare insieme».

Sfilata 1
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Il cattivo
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rogo
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Considerato lo stop degli ultimi tre anni, quella in programma domani sarà l’ottava edizione. Il tema è ispirato ai colori, si chiamerà “Coloratorio”, e ogni oratorio ne ha adottato uno: azzurro Desenzano, giallo Bondo Petello, rosso Albino e verde Comenduno. In questi giorni che ci avvicinano alla festa, i volontari stanno apportando gli ultimi ritocchi ai personaggi-carri a tema, realizzati in gran parte nel 2020 ma che per i noti fatti non hanno potuto sfilare. Ognuno dei quattro cortei partirà dal proprio paese per darsi appuntamento al piazzale del municipio. Da lì, alle 14.30, un unico grande corteo sfilerà festosamente per le vie centrali del paese e raggiungerà piazza San Giuliano per la grande festa che terminerà con il rogo del “cattivo”. Sopravvissuto al rogo dal 2020, quest’anno verrà inghiottito dalle fiamme un diavolo tecnologico che rappresenta tentazioni pericolose sempre in agguato. I più piccoli attendono quel momento, apice ed epilogo della festa, con occhi pieni di stupore.

Lavorare e divertirsi insieme è lo scopo di questa proposta intercomunitaria, momento di aggregazione e condivisione. Tra carristi, sarte, cuochi, animatori, intrattenitori e i più svariati servizi, sono oltre cento i volontari impegnati.

Ma sono tante anche le realtà coinvolte, a partire da Amministrazione comunale e Polizia locale, oltre alla generosa partecipazione dell’Avis comunale, degli Alpini e il servizio offerto da gruppi e associazioni del territorio (Scout, Radioamatori, Sportissimo, Oratorio calcio Albino, Polisportiva Desenzanese...). Insomma, un laboratorio di comunità per offrire al territorio un evento bello, aggregativo, che appaga il lavoro di chi si è impegnato, ma in particolare regala stupore e gioia ai più piccoli.

Fino al 2019, e ci si augura anche quest’anno, alla grande sfilata di Carnevale partecipavano migliaia di persone che accompagnavano festosamente per le vie di Albino almeno quattro grandi carri, uno per ogni paese. A ogni edizione un tema comune, con Bondo, Desenzano e Comenduno impegnati nel realizzare i personaggi positivi, Albino il “cattivo” della storia che al termine della festa veniva messo al rogo. Il cattivo del 2020 era un terribile mostro dalle sembianze di un diavolo, che fino a oggi l’ha scampata alle fiamme, ma quest’anno, finalmente, non ne resterà che cenere.

Carnevale anche nella valle del Lujo: sempre nel pomeriggio di domenica 19 febbraio, gli oratori di Abbazia, Casale, Dossello, Fiobbio e Vall’Alta propongono la “Viking fest” con ritrovo alle 14.30 nella località Molinello con meta l’oratorio di Vall’Alta.

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