A deludere non sono le sconfitte, ma le prestazioni: bisogna provarci sempre
I sostenitori nerazzurri sono rimasti spiazzati dalla mancata prestazione dei bergamaschi contro i rossoneri, che sono stati anche più cattivi
di Fabio Gennari
Il giorno dopo il Milan, dai social emerge un dato evidente: i tifosi sono spiazzati dalla prestazione, non dalla sconfitta. Al netto di qualche estremista che considera solo la partecipazione alla Champions come metro di giudizio della stagione (un approccio inconcepibile per l'Atalanta), un po' tutti i tifosi più preoccupati sono rimasti di sasso vedendo la non-prestazione della Dea in casa dei rossoneri. Del resto, la partita che ci si attendeva dall'Atalanta si è vista da parte del Milan.
Qualcuno sottolinea che non c'è stato nulla di buono sul piano tecnico, altri parlano di condizione fisica pessima. In generale, a deludere è la sensazione di essere molto lontani da chi in realtà prima della gara era avanti solo 3 punti (conquistati battendo il Monza di misura mentre la squadra di Gasperini perdeva con il Lecce) e che domenica sera al Meazza sembrava un gigante.
A Milano, l'Atalanta è stata piccola piccola. I tifosi ragionano spesso solo sull'onda delle emozioni e dopo i sogni Champions post Lazio adesso tanti si sentono in pericolo anche per il settimo posto. Siamo agli antipodi.
Un altro tema che si legge e si sente parlando con la gente è quello dei cartellini gialli. In una partita come quella di domenica, il Milan ha vinto 3-1 anche sul piano dei cartellini, con Toloi, unico ammonito della Dea, che ha preso il giallo per un fallo di mano. L'Atalanta non è stata nemmeno "cattiva" in una serata in cui, sul piano calcistico, ci ha preso davvero poco e se questo è un bene sul piano dell'autocontrollo (guai a perdere la bussola, ci sono altre gare da giocare) è sembrato una conferma per chi ha visto una squadra in evidente difficoltà anche sul piano agonistico.