Atelier Giuseppe Papini in via Tasso Capolavori di sartoria per le spose
Abiti geometrici e strutturati, con grandi evoluzioni e la ricerca di nuovi tessuti, per vestire la donna nel suo giorno più bello. Artefice di queste meraviglie in tulle mano seta, pizzo, jacquard, Paglia di Vienna (e molto altro ancora) è Giuseppe Papini, uno stilista che ha il suo prezioso atelier in Via Tasso, al numero 40. I suoi abiti sono sulle riviste più prestigiose del settore, italiane e straniere, che dedicano alle creazioni dello stilista bergamasco intere pagine redazionali.
Appesi negli armadi a muro, decorati con catenelle a goccia che lasciano intravvedere pizzi e ricami, ci sono abiti per donne che hanno una precisa opinione di sé e vogliono indossare modelli unici, con gonne dal volume romantico o a sirena in pizzo macramè, sempre con linee e disegni esclusivi ideati dallo stilista. Come il tessuto in jacquard a rose o il “caviale”, una lavorazione materica tridimensionale, delicatissima, brevettata da Papini nel 2014. Una collezione, la sua, che contempla una quarantina di abiti, tutti realizzati nella sartoria di Bergamo dalle mani esperte di professioniste italiane. Sete di Como, pizzi francesi, tutto viene realizzato secondo severi criteri qualitativi, come dovrebbe essere quando si parla di made in Italy. Sarà per questo che il brand di Papini ha rivenditori in tutto il mondo, compresi Giappone e Corea del Sud, e una pagina facebook che conta quasi 45mila like.
Segno zodiacale del Leone, Giuseppe è un uomo riservato che si lascia ispirare dalla musica, in tutte le sue sfumature. Sulle note dei più importanti cantautori o delle sinfonie della musica classica, nascono così modelli con le gonne in organza plissè abbinate al corpino in caviale e cintura obi, o redingote in mikado con pizzo ricamato a mano e una coda importante in organza di seta. Una poesia in bianco, per una sposa contemporanea, consapevole della propria femminilità. «Nelle collezioni ci sono sempre abiti che si rifanno a quelli che io chiamo i miei modelli eterni – racconta lo stilista - come la redingote scultorea, l’abito doppiato di pizzo e il coprispalle scultura». Proprio quest’ultimo è comparso sulle pagine di Vogue Sposa per la campagna pubblicitaria del brand, con un abito elegantissimo, a sirena, in pizzo macramè con scollo a cuore e coprispalle, che si apre a corolla, completato da una cintura obi impunturata. Un vero capolavoro sartoriale.
Nell’atelier di Giuseppe Papini, uno spazio elegante nei toni neutri del bianco e del beige, entrano spose che saranno seguite da una sarta, perché l’abito sia perfetto in ogni dettaglio e rigorosamente su misura. «Le spose possono personalizzare il loro abito mixando le varie combinazioni – continua lo stilista – anche grazie ad una nuova intuizione che prevede modelli con gonne e top staccati l’una dall’altro, così che siano facilmente interscambiabili. Le combinazioni sono così moltissime, e le ragazze possono trovare l’abito dei propri sogni, completandolo eventualmente anche da un accessorio che può essere un velo, un bolerino, un gilet, un coprispalle oppure una stola». Preziosismi anche nella collezione invernale 2015 dove non mancano dettagli haute couture, come l’angora con fiori inseriti sartorialmente.
Il brand ha partecipato recentemente alla fiera di New York, la NY Bridal Week, mentre a maggio sarà di nuovo a Sì Spositalia Collezioni, la manifestazione di riferimento per il mercato nazionale ed internazionale.