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Un posto magico
All'Oasi delle Oche di Alzano c'è un "telefono del vento", per connettersi con chi non c'è più
L'idea viene dal gruppo "Sei di Alzano se...", che si è ispirato al Giappone: «Dopo la tragedia del Covid, è un modo per consolare qualcuno»
Un telefono collegato al nulla, ma capace di creare connessioni ancora più profonde. È questo l'obiettivo del telefono del vento che da qualche giorno è comparso all'Oasi delle oche di Alzano Lombardo. Un'idea originale, nata in Giappone una decina di anni fa, quando Itaru Sasaki perse suo cugino e decise di costruire una cabina telefonica in un luogo intimo e circondato dalla natura per parlare con lui.
L'idea del gruppo
Luca Barcella, amministratore del gruppo Facebook Sei di Alzano Lombardo se... spiega così l'iniziativa: «Anche noi di questo gruppo, in particolare dopo la tragedia del Covid che ci ha messo a dura prova e che ha lasciato molte famiglie con un lutto, abbiamo pensato di creare questa iniziativa nel luogo che crediamo sia più magico di tutti sul nostro territorio, dove solo la natura e le oche potranno ascoltare i vostri dialoghi e nessun altro. Per cui se avete voglia, con la speranza in qualche modo con questo gesto di poter consolare il cuore di qualcuno, siamo felici di annunciarvi che presso l'Oasi delle Oche troverete il nostro/vostro "telefono del vento"». La realizzazione è stata a cura di Mino Patelli.
A sinistra Mino Patelli, a destra Luca Barcella
Un modo per «mantenere il ricordo di chi non c'è più»
Una semplice cassetta della frutta a mo' di cabina, un telefono vintage con il cavo collegato al vento, il paesaggio fluviale del Serio davanti ai propri occhi. È questo quello che si trova quando si arriva all'Oasi delle Oche di Alzano e osservando la spiegazione posta vicina al telefono del vento si legge: «Per mantenere il ricordo di chi non c'è più e lasciare parole e pensieri al vento». E c'è chi già ha iniziato a fare chiamate nel vento.
