Due scalatori bergamaschi hanno aperto nuova via sul Ben Nevis, in Scozia
Si tratta di Dario Eynard, 22enne di Bergamo, e Fabio Olivari, 28enne di Sovere. Hanno chiamato il nuovo percorso "Solar Wind"
Due scalatori bergamaschi hanno aperto una nuova via sul Ben Nevis, in Scozia: si tratta di Dario Eynard, 22enne di Bergamo, e Fabio Olivari, 28enne di Sovere. Entrambi hanno rappresentato il Cai all’International Scottish Climbing Meet, che si è svolto proprio sulla cima più alta delle isole britanniche.
In coppia con degli inglesi
A darne notizia è stato oggi (martedì 7 marzo) lo stesso club italiano attraverso il suo notiziario ufficiale, Lo Scarpone, nel quale è stato spiegato che i due alpinisti orobici hanno effettuato l’arrampicata ciascuno in coppia con un collega inglese. In questo modo, i primi hanno offerto una prospettiva internazionale sulla tecnica, i secondi la loro esperienza sui rilievi dell’isola britannica.
Inaugurata nel 1997, la competizione si è svolta quest’anno dal 25 febbraio al 4 marzo ed ha avuto partecipanti da varie parti del mondo quali Germania, Polonia, Singapore e Corea del Sud.
La nuova via
Eynard ha così portato a termine la sua avventura con Scott Grosdanoff, Olivari con Ryan Balharry, tutti e due dello Scottish Mountaineering Club. A causa della siccità, l’unica parete buona per tentare l’arrampicata è stata la porzione alta a nord. Dopo aver trascorso il periodo tra domenica e venerdì alla Cic Hut, il rifugio alle pendici della parete, è iniziata l’avventura. In cinque giorni, Eynard e Grosdanoff hanno salito sei vie, invece Olivari e Balharry otto.
Proprio l’ultimo giorno si sono dedicati all’apertura di una nuova via, un percorso verticale di 250 metri circa che è stato chiamato “Solar Wind”, dato che i quattro passando di lì hanno potuto osservare il fenomeno dell’Aurora Boreale, estremamente raro a quella latitudine. «Abbiamo ampliato i contatti e stretto legami di amicizia con i nostri compagni di cordata - ha spiegato Eynard -. Ci siamo promessi di scalare insieme ancora, magari sull’arco alpino, e portare a termine qualche progetto futuro».