L'ultimo gioiellino si chiama Lukas Vorlicky (classe 2002): «Il mio sogno è l'Atalanta»
Gasperini nelle ultime tre giornate lo ha sempre mandato in campo. I tifosi sono curiosi di scoprirlo, ma è fondamentale avere pazienza
di Fabio Gennari
Tre presenze consecutive, 36' minuti ufficiali in Serie A e la sensazione che, con un po' di continuità, si potrebbe vedere qualcosa di davvero interessante. Lukas Vorlicky, fantasista classe 2002 aggregato da qualche mese alla prima squadra, ha dato segnali di grande vivacità e durante un incontro di qualche giorno fa con i ragazzi delle scuole nell'ambito del progetto "La Scuola allo Stadio" ha svelato le sue sensazioni dopo anni difficili e con tanti infortuni.
«È vero - ha confermato il ceco -, ho subito tanti infortuni sin da quando arrivai qui, a 15 anni e senza la mia famiglia. Ho superato tante difficoltà ma ho avuto la fortuna di avere la società che credeva in me e tanta forza di non mollare mai. Devo ringraziare l'Atalanta, altri ragazzi magari avrebbero fatto più fatica, ma io non ho mai pensato di tirarmi indietro. Un grande grazie anche al mister: non è da tutti prendere un ragazzo che per due anni non ha giocato e dargli l'opportunità di esordire in A. Sarò per sempre grato a Gasperini e alla società».
Con grande umiltà, Lukas Vorlicky ha raccontato cosa sta vivendo. «Il mio sogno è sempre stato l'Atalanta. Lo sanno tutti quelli che mi conoscono. Dopo tutto quello che ho passato è già un sogno allenarsi con i miei compagni di Serie A, lavorare con un allenatore così e indossare la maglia della Dea. Spero possa durare il più a lungo possibile».
Un sogno che ha raccontato ai ragazzi: «È bello essere qua, rivedere i bambini e pensare a questo progetto che avvicina i più piccolo allo sport e al calcio. Non lo vivo con differenza rispetto al passato, ho fatto qualche minuto in A ma non mi sento già uno arrivato. Devo lavorare tanto per fare davvero il calciatore professionista».