Dalla Turchia a Calolziocorte nascosti nel rimorchio di un tir: trovati quattro profughi afghani
A dare l'allarme l'autista, che dopo aver parcheggiato ha sentito dai rumori provenire dal cassone. Indagano i Carabinieri
Il suo è stato un lunghissimo viaggio: dalla Turchia - probabilmente da Istanbul, dove ha sede l'azienda per cui lavora - fino a Calolziocorte. Sempre alla guida del suo tir. Ma è solamente una volta giunto nel Comune lecchese al confine con la provincia di Bergamo che ha sentito dei rumori sospetti...
L'autista non si è accorto di nulla
Lascia senza parole quanto avvenuto nel pomeriggio di ieri (13 marzo) in viale De Gasperi a Calolziocorte, dove nascosti nel rimorchio di un tir turco sono stati trovati quattro profughi afghani, tre adulti e un minore. A dare l'allarme, come racconta PrimaMerate, è stato proprio l'autista del mezzo, che ha chiamato il 112 dopo aver sentito dei rumori provenire dal rimorchio del suo camion.
Sul posto sono presto giunti i militari dell’Arma della vicina stazione di Calolziocorte, i quali hanno fatto scoperto le quattro persone nascoste nel tir. L’autista ha raccontato di non essersi accorto di nulla durante tutto il viaggio e che solo una volta arrivato a Calolziocorte, mentre era parcheggiato, ha udito i rumori provenire dal cassone.
Il minore affidato ai Servizi sociali
I quattro profughi sono stati quindi presi in custodia dai Carabinieri e accompagnati alla Questura di Lecco per espletare le pratiche relative all’identificazione e all’inserimento nel sistema di accoglienza in attesa di poter stabilire con esattezza quanto avvenuto. Al momento, l’ipotesi più quotata è quella della fuga lungo la rotta balcanica che avvalorerebbe il racconto del camionista, con i profughi che, saliti a bordo di nascosto e in modi ancora da chiarire, avrebbero poi cercato di farsi sentire una volta certi di essere arrivati in Italia.
A confermare l’accaduto è stato il Comune di Calolziocorte, che è stato informato per attivare la macchina dei Servizi Sociali: «Siamo stati informati nel pomeriggio di ieri - conferma l’assessore alla Pubblica Sicurezza, Luca Caremi -, mentre eravamo impegnati in una riunione di Giunta. Ci hanno contattato per attivare i nostri Servizi Sociali». Servizi sociali che hanno preso in carico il minore.