Rovetta, rompe il naso all'arbitro con un pugno: la società condanna il gravissimo episodio
La squadra lecchese in cui milita il diciassettenne autore del violento gesto dopo la partita con la Vertovese ha diffuso un comunicato stampa
Una presa di posizione netta, senza se e senza ma, quella della società calcistica ColicoDerviese dopo il brutto episodio avvenuto domenica (12 marzo) a Rovetta, alla fine della partita contro la Vertovese, quando un giocatore della formazione U17 lecchese ha sferrato un pugno a un arbitro di 19 anni.
Il comunicato della ColicoDerviese
A riportare le parole della società sono i colleghi di PrimaLecco: «La ColicoDerviese stigmatizza e condanna fermamente il gravissimo episodio avente come protagonista un nostro giocatore, che è già stato convocato per dare spiegazioni e a cui saranno certamente date sanzioni disciplinari interne».
Il comunicato continua: «Quanto accaduto non corrisponde in alcun modo alla filosofia e all’impegno che la ColicoDerviese da anni dedica alla promozione dei valori di etica e sportività. La società, in nome del Presidente, esprime la propria piena e incondizionata solidarietà e totale supporto al giovane arbitro vittima dell’accadimento».
Dopo l'espulsione ha perso la testa
Il giovane direttore di gara, lo ricordiamo, ha subito la frattura del setto nasale. Dopo il pugno è stato trasportato in codice verde all’ospedale di Piario e da lì è stato dimesso con una prognosi di quindici giorni. A dare il là all'inaudito gesto di violenza pare che sia stata un'espulsione arrivata in seguito a degli insulti che il giocatore aveva rivolto all'arbitro. Davanti al cartellino rosso, il giovane calciatore avrebbe perso la testa.
«Quanto successo - conclude il sodalizio sportivo lecchese - sarà da impulso per aumentare ancor di più l’impegno della società ad attuare processi di sensibilizzazione tra tutti i nostri tesserati per quanto concerne il rispetto dei principi di educazione e fair play nei confronti di tutte le componenti del mondo sportivo».