Cinema

Nella sale il film “Le mura di Bergamo”, che racconta il Covid meglio degli altri

Presentato al Festival di Berlino, è stato premiato come pellicola dell'anno dai critici cinematografici

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«Stefano Savona conferma la capacità di raccontare il trauma che da personale si fa collettivo e mostra Bergamo come una città lacerata esattamente come il corpo dei suoi abitanti. Un lavoro complesso, stratificato, che scava nella memoria dolorosa del recente passato senza mai trasformarsi in cronaca del dolore, ma suggerendo la necessità della memoria».

Così il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani ha motivato il premio “Film della Critica” al documentario “Le mura di Bergamo”, che esce in sala in tutta Italia con Fandango il 23 marzo dopo essere stato presentato in anteprima mondiale all'ultimo Festival di Berlino, e proiettato in anteprima nazionale come fuori concorso nella sezione Visti da Vicino della 41esima edizione di Bergamo Film Meeting.

La programmazione a Bergamo

Il film sarà proiettato all’Auditorium di Piazza della Libertà giovedì 23, venerdì 24 e sabato 25 marzo alle 21, domenica 26 alle 18 e 20.30, mercoledì 29 alle 17. Allo Schermo Bianco, al Daste, appuntamento lunedì 27 e mercoledì 29 alle ore 21.

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Un lavoro che si distingue dagli altri

«Di documentari sulla pandemia – scrive MyMovies - nel corso di questi anni ne sono stati proposti diversi. Che cosa distingue il lavoro di Stefano Savona, tanto da averlo reso interessante per il 73° Festival di Berlino che lo ha proposto nella sezione Encounters? Innanzitutto il metodo di lavoro. Nel marzo 2020 raggiunge Bergamo insieme a un gruppo di suoi giovani ex studenti del corso di Documentario presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Il loro scopo è quello di registrare quanto sta accadendo scegliendo una molteplicità di punti di vista. Ma fanno di più: individuano un luogo (la Montagnola) in cui progressivamente inizieranno a ritrovarsi persone che hanno vissuto perdite di familiari per il Covid. Per i due anni successivi questi incontri si ripeteranno e verranno documentati».

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