Come è possibile?

«Il torrente Buliga a Terno è una fogna», la denuncia e la richiesta di un'assemblea

A notare i versamenti di acqua scura sono stati i volontari delle associazioni ambientaliste impegnate nella pulizia rifiuti

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Acque sporche, sporchissime e uno sversamento dal colore scuro ancor più inquietante. È questo lo scenario che si sono trovati davanti i volontari di "Terno ci tengo", Legambiente, Amici del Brembo e RivierAdda durante la pulizia dei rifiuti abbandonati lungo il torrente Buliga a Terno d'Isola domenica 5 marzo. Da lì, le segnalazioni e il coinvolgimento anche di Viviamo il Brembo, Amici dell’Isolotto, Altra Ponte, Calusco Unita e del Pd, zona Isola Bergamasca, che insieme hanno denunciato il fatto.

La cronistoria dei fatti

Un post Facebook sulla pagina "Terno ci tengo" ha ricostruito quanto successo nei giorni immediatamente successivi. Scrive: «Martedì 7 marzo alcuni cittadini in perlustrazione sul luogo dello sversamento (sotto il ponte della ferrovia, presso l'oratorio), ottengono l'intervento dei Carabinieri del nucleo forestale. Si recano sul luogo Vicesindaco, Sindaco e Polizia Urbana.  Dagli scarichi fluisce materia nera e davanti ai carabinieri, Uniacque ne fa il prelievo. Gli scarichi continuano a più riprese fino a giovedì 9 marzo».

Chiesta l'assemblea pubblica

La richiesta che ne nasce è quindi quella di un'assemblea pubblica per rendere noto il problema e trovare una soluzione. Nell'attesa di una risposta, come riporta L'Eco di Bergamo, le associazioni ambientaliste hanno proprio in questi giorni diramato anche un volantino. Insieme denunciano il fatto che il torrente, che nasce sul monte Canto, attraversa Mapello, Terno e Chignolo e confluisce nel Dordo a Madone, sia stato fatto diventare una vera e propria «fogna».

Tante domande ancora senza risposte

Perché stia succedendo tutto questo non è chiaro, ma quello che le associazioni ambientaliste ipotizzano è che si possa trattare di un cedimento strutturale o di un grumo. Per questo si chiede: «Che dice il piano di gestione delle emergenze? Che dice Uniacque dei rischi di incidente degli scarichi fognari? C'è una rete di sensori e microcamere di monitoraggio dei punti critici della fogna?
Le misure di prevenzione e protezione di popolazione ed ambiente sono adeguate e sono state attivate correttamente?».

Ma ciò che più preme è capire «come e in quanto tempo verranno riparati i danni fatti all'ecosistema locale».

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