Punti con le piccole, decisivo non incappare nei passi falsi che le concorrenti hanno già fatto

di Fabio Gennari

Vero che gli scontri diretti hanno un peso diverso, ma quando un percorso verso l'obiettivo finale coinvolge così tante squadre ogni turno di campionato ha un peso molto importante per la classifica ed ecco che i 3 punti in palio possono diventare decisivi a prescindere dall'avversario.

Nelle ultime settimane ci sono state diverse sfide che sembravano scontate sulla carta e che invece si sono chiuse con risultati a sorpresa. Parliamo di gare che hanno interessato un po' tutte (Napoli a parte) e infatti la classifica ne ha risentito.

Il Milan ha pareggiato in casa con la Salernitana, l'Inter ha perso a La Spezia, la Roma si è fermata con il Sassuolo in casa e a Cremona, l'Atalanta ha perso con il Lecce. Nel 2023 ci sono state diverse partite chiuse con delle sorprese, la Lazio ad esempio fece un punto tra Lecce ed Empoli e la stessa Juventus perse in casa con il Monza. Tutte partite (non le sole) che sembravano destinate a finire in un modo e che invece hanno sparigliato le carte, confermando come la Serie A sia molto più equilibrata di quanto si pensi e assolutamente non di basso livello come in troppi sostengono (sei squadre nelle fasi finali delle coppe europee non sono un dettaglio).

In classifica, ai vertici, tra la Lazio seconda a 52 e la Juventus settima a 41 ci sono sei squadre in 11 punti e ogni settimana le carte si possono rimescolare in modo netto in base a una vittoria, un pareggio o una sconfitta. Il dettaglio? Tra la quarta (Milan, 48 punti) e la quinta (Roma, 47 punti) ballano decine di milioni di differenza, visto che Champions ed Europa League sono competizioni, sul piano economico (ma anche di prestigio), difficilmente paragonabili.