C'è delusione, ma i numeri sono buoni: dai Atalanta, un ultimo sforzo per l'Europa
Lo stop con il Bologna è stato pesante, ma c'è ancora tempo per lo strappo finale che permetta di andare in Europa nella prossima stagione
di Fabio Gennari
Delusione, consapevolezza e matematica. È stata una Pasqua amara per i tifosi della Dea, il 2-0 interno subito dal Bologna ha rappresentato uno stop difficile da digerire: c'era l'aggancio all'Inter da compiere, la possibilità di mangiare punti al Milan, alla Juventus, al Bologna e alla Fiorentina rappresentava una condizione quasi ideale alla vigilia del match, ma la sconfitta ha cancellato tutti questi calcoli.
Classifica alla mano, trend del girone di ritorno sotto controllo e andamento del campionato da non dimenticare mai, tuttavia, raccontano di una situazione che vede ancora la Dea padrona del suo destino.
Qualche numero. Nel girone di ritorno, l'Atalanta ha conquistato quattro vittorie (Sampdoria, Lazio, Cremonese ed Empoli), il pareggio per 0-0 con l'Udinese e cinque sconfitte contro Sassuolo, Lecce, Napoli, Milan e Bologna. Sono 13 punti in dieci partite, la proiezione a fine campionato è di circa 60 punti.
Se basteranno o meno per andare in Europa (e di quale si parla) è tutto da vedere, ma in queste stesse ultime dieci giornate la Dea è stata una volta terza, una volta quarta, una volta quinta e sette volte di fila sesta. Indipendentemente da come andrà a Firenze, l'Atalanta rimarrà sesta con un 30 su 30 alla voce "giornate consecutive in una delle prime sette posizioni".
È evidente che due sconfitte come quelle subite con Lecce e Bologna, seppur diverse per modalità con cui sono giunte, fiaccano qualsiasi sogno di gloria, ma in questo momento bisogna essere consapevoli che la Dea vale un posto in Europa e ha tutto quello che serve per restare ai vertici. Certo, ci vuole qualche altra vittoria (almeno quattro sono necessarie per scavallare quota 60) e in programma ci sono le sfide contro Fiorentina, Roma, Torino, Spezia, Juventus, Salernitana, Verona, Inter e Monza: diverse sono complicate, i punti vanno cercati con tutti, ma nulla è compromesso e bisogna cercare subito di ricompattarsi. E andare avanti, tutti assieme.