La crisi di Muriel e Zapata è nei numeri: 39 presenze, 48 tiri e appena due gol
Due elementi di questo livello, che in passato hanno fatto le fortune della Dea, sono in un momento di evidente flessione
di Fabio Gennari
«Senza Muriel e Zapata non andiamo da nessuna parte», ha detto Gasperini qualche settimana fa in conferenza stampa. Effettivamente, tutte le squadre di vertice hanno bisogno del massimo rendimento da parte degli attaccanti, ma i numeri della stagione in corso, parliamo di Serie A, sono incredibili per entrambi gli attaccanti colombiani classe 1991 dell'Atalanta. Eccoli: 39 presenze complessive (1.908' minuti ufficiali), 48 tiri, 13 nello specchio della porta (27 per cento) e solo due gol (il 15,38 per cento dei tiri in porta).
Averli a disposizione non è sempre stato semplice, considerarli al top della forma ancora meno, ma basta fare un minimo raffronto con i numeri del passato per capire che il loro rendimento è troppo lontano da quello cui si era abituati. Nella stagione 2021/22 Zapata aveva chiuso con 24 presenze (1.800' minuti ufficiali), 81 tiri di cui 34 nello specchio e 10 gol all'attivo (29,41 per cento di percentuale realizzativa); Muriel ha fatto 9 gol con 18 tiri nello specchio tentati (50 per cento) con più presenze (27) ma meno minuti giocati (1.618') del compagno.
Stiamo parlando di due elementi che a Bergamo hanno toccato picchi di altissimo livello. Nelle quattro stagioni a Bergamo che hanno preceduto quella in corso, Zapata aveva segnato 23 gol con 59 tiri nello specchio (38,98 per cento) nel 2018/19, 18 gol su 40 tiri in porta (45 per cento) nel 2019/20 e 15 gol su 47 tiri (31,91 per cento) nel 2020/21: la media, considerando anche la già citata stagione 2021/22, è del 36,32 per cento mentre oggi siamo al 16,66 per cento.
I dati di Muriel per il campionato riguardano le stagioni dalla 2019/20 in poi: 18 gol su 46 tiri in porta il primo anno (39,13 per cento), 22 gol su 39 conclusioni il secondo anno (56,41 per cento) che raccontano una media, considerando anche il 50 per cento dello scorso campionato, del 48,51 per cento. Oggi, in A e grazie al rigore di Udine, siamo fermi al 14,28 per cento.