Dopo 29 anni

Bergamo, bando rifiuti 2024: la città rischia di restare senza discarica, di proprietà di Aprica

La nuova piattaforma del Comune sarà ultimata entro il 2026, ma l'anno prossimo potrebbe non essere pronta

Bergamo, bando rifiuti 2024: la città rischia di restare senza discarica, di proprietà di Aprica
Pubblicato:
Aggiornato:

Non è molto lontano il bando del 2024 per la gestione dei rifiuti a Bergamo, che il Comune dovrà pubblicare dopo ben 29 anni in cui il servizio è stato affidato ad Aprica-A2A.

La gara, come riportato da L'Eco di Bergamo, si preannuncia molto agguerrita, dato che si parla di 19 milioni di euro all'anno per una concessione di ben nove anni. La scadenza del rapporto con Aprica-A2A coinciderà con la fine del mandato della Giunta Gori e, tra l'altro, pone il problema della discarica a disposizione del nuovo gestore. La piattaforma di via Goltara è infatti proprietà della società A2A per cui, se non dovesse aggiudicarsi nuovamente la gestione, la città dovrebbe trovare una nuova struttura.

La nuova piattaforma in via Zanica

Proprio questa dovrebbe sorgere in via Zanica, nell'ambito della riqualificazione dell'ex Centro Servizi: un progetto finanziato dal Pnrr per un milione di euro, che coprirà in parte le spese, pari a due milioni e mezzo di euro. Tuttavia, sebbene l'opera debba comunque essere ultimata entro il 2026, si pone il problema di eventuali tempi lunghi che costringerebbero l'Amministrazione, in caso di un cambio di gestore, a trovare una soluzione temporanea.

Il documento preliminare è già stato redatto e l'intento è ultimare la piattaforma entro l'anno prossimo, per poi inserirla nelle dotazioni in gara. I lavori all'ex Centro Servizi sono al centro di un protocollo d'intesa tra i Comuni coinvolti, ovvero Bergamo, Orio e Azzano, oltre che la proprietaria dell'area Vitali Spa e A2A, che dovrebbe insediarsi con la sua nuova sede.

I dettagli del bando

Dagli uffici del Comune, il dirigente del settore Ambiente Silvano Armellini ha spiegato che la preparazione del bando non si concluderà a fine anno, perché «si dovrà gestire un periodo transitorio, legato anche a un potenziale e probabile contenzioso». Come ribadito dall'assessore all'Ambiente Stefano Zenoni, «l'aggiudicazione seguirà il criterio dell'offerta economicamente vantaggiosa, che non significa massimo ribasso». Si chiederanno inoltre cambiamenti, quali la razionalizzazione del servizio porta a porta e l'avviamento delle misurazioni verso la tariffa puntuale.

Seguici sui nostri canali