Brandon Soppy è sparito dai radar, ma senza Ruggeri servirà anche il suo contributo
Con soli due esterni a disposizione, inevitabile che da qui alle prossime partite anche l'ex Udinese possa trovare spazio
di Fabio Gennari
Ogni tanto, ciclicamente, alcuni calciatori spariscono dai radar di Gian Piero Gasperini. Negli ultimi mesi, Caleb Okoli e Brandon Soppy sono praticamente usciti dalle rotazioni ed è difficile capirne il motiva. Ci sta giocare poco, ma è complicato comprendere perché i due non giochino mai.
In particolare, la situazione di Soppy è davvero singolare: arrivato come uno su cui si pensava che Gasperini potesse puntare forte, l'ex Udinese ha visto il campo con il contagocce e nelle ultime quindici partite di A è sceso in campo solo un tempo (con il Lecce).
Problemi tattici? Allenamenti non soddisfacenti? Valutazioni del tecnico? Tutto possibile. Ma, lo ribadiamo, è davvero singolare che, vista la situazione degli esterni atalantini, un ragazzo che aveva fatto vedere buone cose (anche se con poca continuità) come l'ex Udinese sia finito completamente ai margini del progetto. Magari nelle prossime partite Gasperini lo rigetterà nella mischia, ma la sostanza non cambia: perché Soppy è finito fuori squadra?
Senza Hateboer e Ruggeri (infortunati) e con Zortea ceduto in prestito, in rosa restano solo Zappacosta e Maehle. In una situazione del genere, chissà che non ci sia un ritorno alla ribalta di un elemento che magari deve crescere in fase difensiva ma davanti si è sempre fatto rispettare. Speriamo dunque di essere presto sorpresi dalla freccia francese maglia numero 93 sulle spalle.