I risultati delle altre confortano, a Firenze senza nulla da perdere: vincere sarebbe il top

di Fabio Gennari

Le nove gare giocate nel fine settimana hanno detto parecchie cose. Quella che conta di più, per l'Atalanta, è questa: indipendentemente da come finirà la sfida del Franchi contro i viola, la squadra di Gasperini rimarrà al sesto posto.

E la stessa cosa si può già dire anche in vista della gara di lunedì 24 aprile contro la Roma: zero punti nelle prossime due sfide (il caso peggiore di tutti) lascerebbero comunque la Dea al sesto posto in classifica. Perché Juventus e Bologna sono a -4 ma hanno già giocato e la Fiorentina (-7) al massimo stasera può agguantarle.

Ovviamente questo ragionamento va letto in chiave positiva. Anzi, estremamente positiva. Pareggiare significherebbe tenere la viola a -7 e portarsi a +5 su Juventus e Bologna, ma a quel punto è giusto (sacrosanto, quasi obbligatorio pensando alla vocazione offensiva del Gasp) andare in campo per conquistare un successo che avrebbe un significato pesantissimo per il morale, prima ancora che per la classifica.

Mercoledì (19 aprile), poi, ci sarà la decisione sulla penalizzazione di quindici punti inflitta alla Juventus, ma la situazione dei bianconeri è talmente delicata che ragionare prima della sentenza non ha senso. Oggi, ribadiamolo, la Juventus è a 44 punti, con la Dea a 48.

Alla luce dei risultati che un po' tutte stanno ottenendo (Inter, Juventus e Milan nel fine settimana hanno conquistato un punto solo contro Monza, Sassuolo e Bologna) è normale fare qualche pensiero rapido anche verso l'alto, ma guai a parlarne e, soprattutto, a ragionarci troppo. Viste le occasioni già fallite, a Firenze bisogna giocare senza fare calcoli: se dovesse arrivare una sconfitta il margine rimarrebbe invariato sulle più immediate inseguitrici, diversamente ci sarebbe di che essere soddisfatti.