Università di Bergamo e Mario Negri insieme per il nuovo dottorato su salute e longevità
Inizierà il prossimo 1 novembre, avrà una durata di tre anni e prevedrà sei mesi all'estero. Ecco che figure professionali punta a formare
di Martina Scidà
È stato presentato ieri, martedì 18 aprile, il nuovo corso di dottorato in "Health and Longevity" (letteralmente "salute e longevità") all'Università degli studi di Bergamo, in convenzione con l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. La prima collaborazione ufficiale tra le due realtà si impegna a completare il percorso iniziato gli anni scorsi con l’inserimento di nuovi studi più specifici in ambito biomedico e farmaceutico per compensare la mancanza di corsi di studio in Ateneo. Presenti alla conferenza il rettore Sergio Cavalieri; la professoressa Caterina Rizzi, membro del Collegio dei docenti del nuovo dottorato; il professor Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri.
Il corso "Health and Longevity" sarà tenuto interamente in inglese e durerà tre anni, che prevedono un periodo di sei mesi all’estero per i dottorandi. Questo semestre rende coerente la scelta della lingua e rafforza la volontà di aiutare gli studenti a concretizzare una rete di conoscenze internazionali, fondamentali in questo ambito. Il tema principale del triennio sarà la longevità, non in senso anagrafico ma in senso qualitativo. Si intende quindi migliorare tutti gli aspetti di vita, dalla purezza dell’acqua e dell’aria alla qualità del cibo, ma anche aspetti psicologici come lo stress.
Ben sette dipartimenti degli otto presenti nell’università sono inclusi in questo dottorato multidisciplinare, che include tematiche legate agli aspetti gestionali, organizzativi, economico-finanziari, giuridici e socio-economici. Le figure professionali nate da questo percorso avranno un’elevata qualificazione scientifica e potranno inserirsi più facilmente nel mondo della ricerca, dei sistemi sanitari e in ambito aziendale. Non nasceranno, quindi, dottori con competenze simili, bensì complementari. Per questo motivo, le macro-aree tematiche sono sei, a loro volta suddivise in temi di ricerca specifici che rispecchiano le competenze presenti in ateneo: movimento umano per la salute, scienze socio-economiche e manageriali, scienze giuridiche, scienze biologiche, scienze ingegneristiche-tecnologiche, scienze psicologiche e neuroscienze.
Il corso, come detto, dura in tre anni ed è suddiviso in tre parti: la prima tratterà l’apprendimento di alcune soft skills importanti per le materie studiate, la seconda toccherà in maniera non troppo approfondita gli argomenti delle macro-aree, in modo da avere una formazione di base in ogni ambito per ognuno degli studenti, infine l’ultima è composta da una serie di corsi specialistici di approfondimento a scelta. Per quanto riguarda il periodo all’estero, invece, si terrà tra il secondo e il terzo anno.
Il nuovo dottorato partirà ufficialmente l'1 novembre e darà l’opportunità ad alcuni studenti di frequentarlo senza costi grazie a dodici borse di studio finanziate in parte dall’Ateneo. Il bisogno di ricerca in ambito scientifico, e in particolare biologico, è alto e questa è la prima volta che il Mario Negri offre le sue competenze tecniche all’Università. Grazie a collaborazioni e convenzioni con enti nazionali e internazionali, sarà possibile svolgere esperienze in strutture in luoghi diversi e con metodi di lavoro differenti. Alcune di queste in territorio estero sono, ad esempio, il Nica - UK National Innovation Centre for Ageing di Newcastle e il Technikum Wien di Vienna.
Il tema principale del dottorato fa anche parte delle quattro piattaforme tematiche che sono state annunciate nel piano di strategia dell’Ateneo, perciò non è altro che la continuazione della promessa fatta in passato di contribuire alla Sanità del futuro, formando figure professionali di alto profilo e promuovendo nuovi filoni di studio e di ricerca in un contesto internazionale.