Sciopero nazionale Inail, anche a Bergamo si denuncia carenza di personale
Venerdì i dipendenti dell'Istituto incroceranno le braccia. Tra le motivazioni anche «cronico malfunzionamento» di procedure e strumenti
Venerdì 21 aprile i dipendenti dell'Inail incroceranno le braccia per uno sciopero nazionale di tre ore, le ultime di ogni turno. Tra le motivazioni si annoverano carenze di personale in tutte le strutture dell'Istituto - Bergamo inclusa -, ma anche «cronico malfunzionamento» di procedure e strumenti informatici che rendono insostenibili i carichi di lavoro.
Nella sede di Bergamo lavorano per Inail 65 persone, a cui vanno aggiunte le dodici operative negli uffici di Treviglio. «Dieci anni fa eravamo complessivamente oltre un centinaio - ha spiegato Silvio Etrusco, lavoratore e delegato della Fp-Cgil all’Inail di Bergamo e coordinatore regionale della categoria sindacale per la Lombardia -. Oggi la carenza di personale provinciale, come nelle altre sedi del territorio nazionale, si aggira attorno al 30 per cento. Si tenga conto che fra il personale sanitario mancano tre medici e tre infermieri».
«Alla scarsità degli organici - prosegue Etrusco - si aggiunge il fatto che siamo alle prese con procedure informatiche lentissime. Eppure le pratiche raggiungono volumi sostenuti. Seguiamo tutti gli infortuni sul lavoro, le rendite degli infortunati, il reinserimento lavorativo. Siamo un istituto altamente digitalizzato ma dobbiamo affrontare giornalmente procedure che non funzionano, con attese estenuanti anche per gli utenti».
La protesta è stata proclamata da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uilpa, Confsal, Usb Pi, Dirstat, Anmi e Flp. A livello territoriale, è anticipata da diverse iniziative di mobilitazione: oggi i lavoratori dell'Istituto di tutta la Lombardia si sono infatti riuniti in assemblea alla Direzione regionale Inail di via Mazzini a Milano, dove si è anche tenuto un presidio.