Pericoli alla guida e incidenti, in aumento il fenomeno dei "bulli della strada"
In Italia 9 incidenti su 10 sono attribuiti a comportamenti scorretti alla guida, dovuti anche ad alcol e droghe. Il caso Ragazzi On The Road
Aumenta sulle strade italiane il fenomeno dei "bulldrivers": il termine indica i "bulli alla guida", cioè soggetti che hanno una condotta aggressiva al volante. Comportamenti maleducati, scorretti o addirittura violenti che mettono a repentaglio la sicurezza – e spesso anche la vita – degli altri utenti della strada.
Lo studio sui "bulli della strada"
Il dato allarmante emerge dall’analisi di Flavio Lucio Rossio, criminologo, docente e vice presidente dell’Unione Italiana Polizia Locale, nel suo libro Bulldriver. Conducenti che aggrediscono (edizione Franco Angeli 2022), presentato venerdì 21 aprile a Perugia nell’ambito di un incontro sulla sicurezza stradale, tenutosi nella sede della Provincia, al quale ha partecipato anche Alessandro Invernici, giornalista e fondatore dell’Associazione Ragazzi On The Road.
Il libro contiene uno studio del fenomeno, con riferimenti statistici, e una serie di proposte per prevenire queste condotte antisociali. Un focus in particolare è dedicato al progetto On The Road, format educativo unico in Italia, nato a Bergamo nel 2007 e attualmente in fase di espansione in altre città della Penisola. L’iniziativa, con la collaborazione delle forze dell’ordine e delle istituzioni e polizie locali, coinvolge ragazzi e ragazze tra i 16 e i 20 anni, facendo sperimentare le attività di forze di polizia e soccorritori “sulla strada”, affiancando le pattuglie anche nei panni degli operatori del 112.
Flavio Lucio Rossio
Alessandro Invernici
«I tipici comportamenti dei bulli al volante - ha spiegato l'autore - sono non rispettare la precedenza, passare con il semaforo rosso, effettuare sorpassi azzardati, guidare distratti dal cellulare, ma anche ignorare le distanze di sicurezza o eccedere nella velocità. Le vittime molto spesso preferiscono sopportare queste angherie, anche perché riprenderli può scatenare reazioni difficilmente prevedibili».
Le cause degli incidenti stradali e le possibili soluzioni
«Per quanto riguarda le cause degli incidenti stradali - ha proseguito Rossio -, secondo il rapporto Aci-Istat 2020 la prima è la distrazione, seguita dal mancato rispetto della precedenza e dalla velocità troppo elevata: si tratta del 40,2 per cento dei casi. Ci sono poi mancanza della distanza di sicurezza, manovre irregolari, mancata precedenza ai pedoni. In realtà, se si comprendono nella categoria la mancanza del rispetto dei semafori o dei segnali di stop e precedenza, la guida sotto l’effetto dell’alcol o di stupefacenti e la guida distratta, secondo l'ultimo report Istat del 2021 la percentuale arriva al 92,2 per cento».
Le possibili soluzioni, secondo l'autore, passano non solo attraverso le sanzioni, ma soprattutto attraverso la prevenzione, la giustizia riparativa e le soluzioni tecnologiche. Ad esempio, la scatola nera da installare sui veicoli e il “semaforo empatico”, una barra a led da installare su parabrezza e lunotto posteriore che emetta quattro colori per comunicare «grazie», «prego», un rimprovero oppure uno «scusa».