In Europa ben cinque semifinaliste (su 12) sono italiane: il nostro calcio merita rispetto

di Fabio Gennari

Gli altri sono sempre più spettacolari, ricchi, bravi a organizzare le manifestazioni, abili a vendere i diritti televisivi, a costruire stadi e ad attrarre capitali. In campo, però, ci vanno squadre e giocatori, guidate dai rispettivi allenatori. E i risultati sono lì da vedere: l'Italia, nella stagione in corso, può vincere tutte competizioni europee cui partecipa.

Una tra Inter e Milan sarà sicuramente in finale di Champions, Juventus e Roma potrebbero ritrovarsi nell'ultimo atto dell'Europa League una di fronte all'altra e la Fiorentina è in piena corsa per la Conference League.

Un po' di fortuna nei sorteggi - parliamo di Champions League - è stata ovviamente preziosa, ma le gare poi vanno giocate e il Benfica, ad esempio, non era un avversario di certo semplice. Soprattutto per una squadra come l'Inter, che in campionato ha perso con Empoli, Monza e Spezia.

Il Milan ha invece battuto il Napoli nel doppio confronto, ma sono le tre sfide Pioli vs Spalletti a dare la  misura di come lavoro, applicazione tattica e attenzione ai dettagli possano fare la differenza: i partenopei hanno distribuito scoppole un po' a tutti, ma nel triplo confronto con il Milan (campionato e le due gare di Champions) il parziale dice sei gol presi e uno solo realizzato.

Juventus e Roma, dal canto loro, hanno fatto un po' fatica con Sporting Lisbona e Feyenoord, ma hanno conquistato con merito la qualificazione alle semifinali di Europa League; la Fiorentina ha rischiato parecchio, in Conference League, nel ritorno con il Lech Poznan (i viola hanno vinto 4-1 l'andata e al 78' del ritorno erano sotto 3-0 in casa) ma alla fine sono arrivate cinque qualificazioni al penultimo atto delle competizioni internazionali della Uefa.

Magari si finirà senza nessuna vittoria, ma intanto la Serie A si dimostra avvincente ogni fine settimana e fuori dai confini nazionali il nostro calcio si sta guadagnando, sul campo, vittorie e rispetto.