Gli operai specializzati scarseggiano in Bergamasca: si formano quarantenni e stranieri
Carente l'offerta di fresatori, saldatori e tornitori, in pratica introvabili. La crisi è cominciata con la fuga dalle scuole tecniche
Fresatori introvabili in Bergamasca, insieme a saldatori e tornitori: infatti, pur uscendone una cinquantina dai corsi di formazione ogni anno, ne servirebbero almeno duecento e si fatica quindi a recuperare manodopera.
Le figure più richieste dalle imprese
A riportare la situazione è oggi (martedì 25 aprile) L'Eco di Bergamo, che si rifà ai dati forniti dall'agenzia per il lavoro Izywork: si registra una forte crescita nella manifattura e nell'industria della gomma e della plastica, in particolare nella cosiddetta "Rubber Valley" che si trova tra Bergamo e Brescia, che comprende trecento aziende ed all'incirca tremila addetti. Numeri in crescita si notano poi anche nel settore meccanico, elettronico ed elettrotecnico.
Le figure più richieste, oltre agli operai generici che rappresentano il 30 per cento della domanda, sono i metalmeccanici per il 20 per cento, gli addetti allo stampaggio per il 25 per cento, mentre i carrellisti sono il 10 per cento ed i cernitori il 15 per cento. Attrezzisti ed addetti alle macchine a controllo numerico, invece, scarseggiano e quindi si faticano a trovare.
La crisi e la formazione di quarantenni e stranieri
Molto spesso i giovani fresatori vengono assunti dalle aziende ancor prima che finiscano la formazione, proprio perché si è davanti a una carenza endemica, iniziata dagli anni Novanta con la fuga dalle scuole tecniche, aggravata dalla crisi industriale tra 2006 e 2008 e una ripresa partita nel 2011-2012, nella quale però le imprese si sono rese conto che non venivano più formati abbastanza lavoratori di questo tipo.
Per il momento, una parziale soluzione è data dall'abilitazione di pochi giovani, e sempre più lavoratori sui quarant'anni, che svolgono altre professioni nelle imprese ma imparano il mestiere e tamponano la scarsità di personale specializzato. Oppure, in molti casi, si ricorre agli stranieri che, da saldatori, vengono poi formati anche per questo compito specifico.