25 Aprile di scintille a Seriate: in tanti alla cerimonia dell'Anpi, critiche al sindaco Vezzoli
Il primo cittadino gli aveva negato la parola e così il gruppo ha deciso di organizzare un momento collettivo prima di aggregarsi a Bergamo
Avevano deciso di trovarsi al monumento ai caduti partigiani di Seriate per poi unirsi al corteo di Bergamo, quando i piani sono stati leggermente cambiati.
Un'ottantina di persone al monumento
La sezione Anpi della città, dopo aver deciso di non partecipare al corteo organizzato dall'amministrazione in quanto gli era stata negata parola, aveva annunciato il ritrovo alle 8 di oggi, martedì 25 aprile, per una "breve cerimonia" con deposizione delle corone e successiva partenza per unirsi al corteo di Bergamo. Tuttavia, le persone accorse alla loro celebrazione alternativa sono state più di un'ottantina e quindi «non abbiamo potuto non intervenire», spiega la presidente della sezione Vittoria Battaglia.
I fatti di Seriate: «Silenziare la Resistenza»
L'Anpi di Seriate ha riportato come il sindaco Cristian Vezzoli neghi loro la parola durante le celebrazioni del 25 aprile dal 2019 e ha raccontato quanto avrebbe voluto ricordare durante la cerimonia ufficiale, ovvero l'uccisione di 18 persone, tra partigiani e semplici cittadini, che il 27 e il 28 aprile 1945 avevano trovato la morte per mano dei nazi-fascisti in ritirata.
Non solo, tra gli interventi si è fatto sentire anche quello del presidente provinciale di Anpi, che ha espresso la propria preoccupazione per il fatto che a livello locale e nazionale venga impedito di fare memoria storica. Mauro Magistrati: «Il processo in atto è quello di silenziare la storia della Resistenza e riabilitare il fascismo».
La critica al sindaco
Il gruppo, dopo la cerimonia durata un po' più del previsto, ha continuato nel proprio intento di raggiungere il corteo della città di Bergamo. Solo alcune persone hanno deciso di restare a Seriate e attendere il corteo "ufficiale" con il sindaco per esporre uno striscione con scritto: «L’antifascismo non è soggetto ad autorizzazione». Una «protesta silente e rispettosa», come la definisce la presidente di sezione Vittoria Battaglia.