Un musicologo di Londra scopre novanta partiture inedite di Donizetti
Le opere perdute del compositore bergamasco saranno eseguite (nella capitale britannica) per la prima volta dopo duecento anni
Incredibile scoperta di Roger Parker, professore di musica al King’s College di Londra, di cui parla The Guardian in un articolo online. Il docente ha portato alla luce 90 brani precedentemente sconosciuti di Gaetano Donizetti. Le partiture saranno ascoltate per la prima volta dopo oltre 200 anni, dal vivo, nella capitale britannica.
«È una straordinaria raccolta di canzoni, di cui un numero enorme è completamente nuovo – ha assicurato Parker -. Alcune potrebbero essere state pubblicate una volta nel XIX secolo, ma non sono mai state suonate in tempi moderni».
Una pista ha portato in Austria
Il musicologo ci ha messo ben due anni di contorto lavoro investigativo, rintracciando canzoni negli archivi e nelle collezioni di tutto il mondo. In un caso, il riferimento reperito in un vecchio libro lo ha portato a un monastero austriaco vicino a Linz. Grazie a un collega tedesco si è messo in contatto con un prete austriaco, che fotografando gli spartiti ne ha confermato l’autenticità a Parker. «C'era un'intera serie di canzoni che si pensava fossero completamente perdute. Abbiamo trovato cose completamente sconosciute lì», ha detto.
E un’altra in Francia. Poi Napoli
Altri brani sono stati rinvenuti nella Bibliothèque Nationale de France di Parigi, dove Donizetti si stabilì nel 1838, così come negli archivi di Napoli, dove fu compositore di casa al San Carlo.
Ritrovamenti anche nella sua Bergamo
E ancora, Parker è riuscito a raccogliere materiale prezioso proprio a Bergamo. Alcune partiture erano giunte in Gran Bretagna e persino in Australia. «Molto spesso Donizetti scriveva una canzone la sera e la regalava a un amico. Quindi si sono disperse dappertutto». Ce ne saranno molte altre, quindi.
Per voce e pianoforte, ma non solo
Questi brani sono per la maggior parte per voce e pianoforte, ma alcuni includono strumenti aggiuntivi. Le canzoni saranno eseguite e registrate in un grande progetto lanciato questo autunno da Opera Rara, una compagnia londinese dedicata alla riscoperta del patrimonio vocale dimenticato del XIX e dell'inizio del XX secolo.