Robot in camice bianco

Protesi al ginocchio, l'intelligenza artificiale affianca il chirurgo in Humanitas Gavazzeni

La tecnologia permette di effettuare interventi più precisi, con un più veloce recupero post operatorio del paziente

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In Humanitas Gavazzeni una nuova macchina è alleata delle équipe negli interventi per protesi al ginocchio, permettendo operazioni sempre più personalizzate, mini invasive e realizzate con precisione micrometrica: si tratta di un "robot in camice bianco", che affianca il chirurgo ortopedico e consente di migliorare la pianificazione, con successivi benefici per i pazienti.

Artrosi al ginocchio: una patologia diffusa

Secondo lo studio, l’artrosi al ginocchio è una delle patologie più diffuse, con 365 casi per milioni di abitanti, seguita dalla mano con 143 e l’anca con 33 casi per milioni. Secondo gli autori dell’analisi, la causa è soprattutto l’invecchiamento della popolazione e l’obesità in aumento: l’età avanzata e i chili di troppo contribuiscono molto all’usura della cartilagine. Tuttavia non sono infrequenti anche casi di artrosi nei giovani: basti pensare che ogni anno in Italia vengono impiantate circa cinquemila protesi in persone con meno di cinquant'anni.

Una tecnologia efficace

Questa tecnologia di ultima generazione permette agli specialisti di avere un’analisi dettagliata, con immagini tridimensionali in sala operatoria, dello stato dell’articolazione e di come avverrà il movimento una volta concluso l’intervento. Ciò consente alla mano chirurgica, integrata dalla tecnologia, di applicare la soluzione migliore per il paziente, conservando il maggior quantitativo di osso possibile e impiantando la protesi con estrema precisione. Questo appunto grazie alle immagini in 3D, che permettono di mostrare quanto tessuto può essere oggetto dell’intervento, e alla tecnologia robotica che garantisce la maggiore conservazione della struttura ossea.

Risultati migliori e recupero più veloce

Il risultato è che la protesi dura più a lungo e il recupero post operatorio è più veloce. «La tecnologia robotica per gli interventi di chirurgia protesica è un ulteriore tassello che dimostra quanto l'avanzamento tecnologico sia la scelta strategica fondamentale, per il nostro ospedale, al fine di ottenere il massimo benessere per i pazienti - ha dichiarato Massimo Castoldi, direttore sanitario di Humanitas Gavazzeni e Castelli -. Con tutte le équipe formate per l'uso di questi nuovi dispositivi, possiamo garantire una cura sempre più personalizzata, per un rapido e duraturo ritorno alle attività quotidiane».

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