Casa e trasferta, il saldo in campionato per ora è negativo: per l'Europa la rotta va invertita

di Fabio Gennari

Sulla panchina dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini ha finora collezionato 260 partite di Serie A. A sei giornate dal termine del campionato, quando ci sono quattro gare interne ancora in calendario (Spezia, Juventus, Verona e Monza) oltre alle trasferte di Salerno e Milano sponda Inter, il saldo dice che su 129 incontri interni la Dea ha ottenuto 66 vittorie (51,2 per cento), 31 pareggi (24 per cento) e 32 sconfitte (24,8 per cento), mentre in trasferta sono state disputate 131 partite con 69 vittorie (52,7 per cento), 35 pareggi (26,7 per cento) e 27 sconfitte (20,6 per cento).

Si tratta di numeri che raccontano nei fatti come la squadra orobica sia finora stata, storicamente e con il mister di Grugliasco in panchina, più abile a strappare punti lontano da casa (242) che all'ombra di Città Alta (229) e il bilancio non potrà cambiare entro il 4 giugno anche facendo un grande filotto interno.

Con quattro gare e 12 punti a disposizione si arriva al massimo a 241. Poco male, la possibilità di superare il numero di successi è invece concreta e sarebbe splendido toccare quota 70. In quel caso, la Dea avrebbe almeno 67 punti in classifica e l'Europa sarebbe sempre più vicina.

In termini di gol segnati, la statistica si ribalta visto che sono 255 quelli fatti in casa contro 247 segnati in trasferta (media di 1,98 contro 1,89), a fronte dello stesso numero di reti incassate (153). L'Atalanta ha vinto 15 volte partendo da situazioni di svantaggio a Bergamo contro le 13 in cui è successo fuori casa, mentre le gare senza gol segnati sono 21 in entrambe le circostanze, mentre i "clean sheet" sono fermi a quota 39 per le partite a Bergamo contro i 37 lontano da casa.