Pubblicato:
Aggiornato:
sconcerto
Stefano Bonacina, allenatore a Calolzio, è morto dopo essersi cucinato un piatto di erbe
Era convinto di aver raccolto tarassaco, invece nel suo piatto deve essere finito qualcos'altro. Il 56enne è deceduto per intossicazione
Si era cucinato un piatto di erbe che lui stesso aveva raccolto, convinto ci fosse solo tarassaco. Invece, Stefano Bonacina di Calolzio ha portato nel proprio piatto anche qualcosa di tossico, tanto da portarlo alla morte. Il 56enne si è sentito male nella notte tra lunedì 1 e martedì 2 maggio e, trasportato d'urgenza all'ospedale di Merate, non si è più ripreso ed è deceduto nel pomeriggio di mercoledì 3 maggio.
Il cordoglio sui social
Un epilogo fatale della dedizione dell'uomo, esperto di erbe spontanee, per quanto fosse informatico di professione. Non solo, tra le sue passioni c'era anche il calcio. Come raccontano i colleghi di PrimaLecco, in tantissimi che lo conoscevano per questo hanno condiviso sui social il cordoglio per la scomparsa di Bonacina. «Non ci sono parole per descrivere il vuoto che tutti noi proviamo dopo tanti anni passati insieme a giocare, ridere e scherzare», hanno scritto i compagni di calcetto di Imbersago, dove giocava come membro della Soccer League Imbersago 34.
Allenatore dei giovanissimi
Giocatore per diletto, ma anche allenatore. Quest’anno seguiva i giovanissimi 2008/2009 del Calolziocorte e nei due anni precedenti aveva allenato la squadra dei giovanissimi della Polisportiva Foppenico.
Entrambe le società sportive hanno espresso il proprio cordoglio sui social. «Ci stringiamo anche noi nel grosso abbraccio che tanti stanno dando ai suoi cari e ci uniamo nel ricordarlo con estremo piacere. Ciao Stefano è stato un piacere conoscerti e lo sarà altrettanto ricordarti, seppur con un bel po' di malinconia», ha scritto la Foppenico Asd.
Il 56enne lascia la moglie Adriana e due figli. I funerali saranno celebrati oggi, venerdì 5 maggio, alle 15.30 a Calolziocorte.
