Urgnano, raccolta firme contro l'antenna che non vuole nessuno (tranne l'operatore)
Il dispositivo, se costruito, sarà alto 34 metri e si troverà in mezzo al Parco del Serio. Contrari il Comune e i cittadini
Il Comune, con maggioranza e opposizione, aveva già detto che quell'antenna di 34 metri, nel Parco del Serio, non la voleva. Adesso arriva anche la raccolta firme dei cittadini di Basella di Urgnano, che hanno annunciato pochi giorni fa che raccoglieranno più adesioni possibili, chiamando a sostegno della loro iniziativa anche l'Amministrazione, il Comitato per Basella e le altre associazioni del territorio.
L'antenna nel Parco del Serio
Come riportato oggi (venerdì 5 maggio) da L'Eco di Bergamo, l'oggetto indesiderato è un'antenna per la telefonia mobile, alta più di qualunque altro edificio nei paraggi, che un operatore intende costruire su un terreno situato nel Parco, tra le vie Tasso e Colleoni, per giunta vicino alla scuola elementare.
Le motivazioni dei residenti
Diversi i motivi che i cittadini portano per la loro contrarietà all'operazione: innanzitutto, quello della salute, dato che la continua esposizione alle onde elettromagnetiche ad alta frequenza, secondo loro, potrebbe causare diversi problemi di tipo medico, in particolare per i minori che frequentano il vicino istituto o abitano nella frazione.
Altro aspetto da considerare è l'impatto paesaggistico, dato che, come fanno notare i residenti, per lavori o costruzione di nuovi edifici gli urgnanesi devono presentare diversa documentazione. Per cui si chiedono gli effetti del montare un dispositivo del genere in mezzo alle abitazioni, dato che è quattro volte la loro altezza media in zona. Senza contare la probabile svalutazione degli immobili nelle vicinanze, così come la dubbia utilità per la gente di Basella, che ha raggiunto una notevole copertura sia tramite rete cellulare che cavo.
Il sindaco Marco Gastoldi ha ribadito, sempre a L'Eco, la sua contrarietà al progetto, spiegando che la Giunta è politicamente contraria e ricorrerà a ogni azione consentita dalla legge per tutelare il territorio.