Carne macellata con tecnica Halal nell'asilo comunale di Città Alta. Ribolla: «Pratica barbara»
Il consigliere della Lega chiede all'amministrazione il motivo della scelta di una modalità definita «contro le norme europee»
«Macelli provvisti di macellazione Halal» recita un cartello fuori dall'asilo comunale La Birba di via Solata, in Città Alta e il contenuto di questa frase ha colpito il consigliere della Lega Alberto Ribolla, che ha deciso di scrivere un'interrogazione diretta all'amministrazione.
Cosa è la macellazione Halal
La macellazione Halal è una pratica di macellazione rituale propria della cultura islamica. Ribolla spiega: «L’animale, oltre che arrivare vivo al macello, deve essere cosciente durante la macellazione. Questo aspetto è il più criticato dai detrattori della macellazione rituale e da una buona parte dell’opinione pubblica. L'animale viene ucciso mentre è rivolto verso la Mecca, con un taglio unico e netto che recida un colpo solo giugulare, carotide, esofago e trachea. L’animale muore quindi per dissanguamento completo».
«Contraria ai precetti dell'Ue»?
Il consigliere completa sottolineando: «Secondo le norme europee il bestiame deve essere stordito prima della macellazione per assicurare il diritto degli animali, evitando loro inutili sofferenze. Al contrario, nella tecnica di macellazione Halal lo stordimento non è previsto. Tale pratica di macellazione risulta essere barbara e contraria ai precetti dell’Unione Europea». La questione in realtà ha creato turbolenze anche in Europa, ma la risposta a un'interrogazione sulla legittimità della pratica Halal e sulla coerenza con la legislazione europea è stata chiara: «La legislazione dell'Ue consente la macellazione senza stordimento in caso di metodi di macellazione prescritti da riti religiosi. Il legislatore ha previsto questa possibilità al fine di trovare un equilibrio tra la protezione del benessere degli animali e la libertà di manifestare la propria religione sancita dall'articolo 10 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea».
Perché in un asilo comunale
Il consigliere leghista ha chiesto conferma alla ditta che fornisce la carne all'asilo. Dal documento si evince come polli e tacchini siano «allevati a terra e macellati presso macelli provvisti di certificazione Halal». In questo quadro complicato nasce quindi la domanda di Ribolla: «Per quali motivi venga servita della carne in un asilo pubblico con questa tecnica di macellazione barbara che non rispetta i diritti degli animali e se vi siano altri asili comunali nei quali venga utilizzata».