Seconda squadra in Serie C, come cambierà l'approccio alla Primavera?
La novità di un'altra formazione in un campionato professionistico introduce una serie di spunti che nei prossimi mesi sarà interessante approfondire
di Fabio Gennari
La decisione di proporre la seconda squadra in Serie C che l'Atalanta deve solo ufficializzare impone anche una riflessione: come cambierà l'approccio al campionato Primavera da parte dei nerazzurri?
Un discorso che vale in generale per il calcio italiano se saranno diverse le realtà della massima serie che prenderanno questa decisione: quanto cambierà la prospettiva pensando alla possibilità che i ragazzi più giovani e, fisicamente ma non solo, più pronti possano giocare un campionato di livello diverso rispetto alle Primavera?
Storicamente, il settore giovanile della Dea è un fiore all'occhiello della società. La Primavera ha vinto campionati e trofei, il percorso successivo all'ultimo livello dei giovani riserva normalmente un passaggio nel professionismo in altre piazze ma chissà come cambieranno le cose ora che si può restare in società giocando un campionato professionistico che ha un livello diverso da quello giovanile. Si terranno in Primavera i più giovani mentre si manderanno in C quelli più pronti? Ci sarà un anticipo del passaggio nel mondo del calcio dei professionisti oppure servirà più tempo?
Domande lecite, situazione da monitorare anche in considerazione di quello che avviene in altre parti d'Europa. Le seconde squadre sono già realtà in altri campionati e questo permette di anticipare un po' i tempi di inserimento nel calcio dei "grandi" per i più talentuosi. La novità è importante e presenta diverse sfaccettature, come si rifletteranno sulle altre compagini del settore giovanile e come sarà impostato dal punto di vista tecnico la seconda squadra (stesso modulo della prima?) è tutto da scoprire.