De Roon c'è sempre: a Salerno sarà il primo a superare i tremila minuti giocati
Instancabile, imprescindibile, decisivo. Per gli equilibri della Dea, il centrocampista olandese è determinante e i numeri lo confermano
di Fabio Gennari
Ben 33 presenze (su 36 gare ufficiali, Coppa Italia compresa) e 2.961' minuti giocati. Praticamente, quando è stato a disposizione, Marten de Roon ha quasi sempre giocato titolare (30 volte) ed è rimasto in campo tutta la partita (28 partite).
Sono i numeri di un leader, di un cardine della squadra che l'estate scorsa sembrava anche destinato a un ruolo da alternativa in difesa in nome di un ricambio generazionale che doveva portare Koopmeiners e Scalvini a ringiovanire la zona centrale del campo.
Il numero 15 olandese, come Toloi in difesa, è un punto fermo per Gasperini. Parliamo di un giocatore che lascia sul campo sempre tutto quello che ha e che in questa stagione ha già realizzato tre gol in campionato che sono risultati essere uno più importante dell'altro: il pareggio contro l'Empoli, il vantaggio a Cremona e il pareggio a Bergamo contro lo Spezia. Non è un caso che l'Atalanta abbia vinto tutte e tre le partite in cui de Roon ha fatto gol, conquistando 9 punti di grande importanza per il campionato.
Una delle doti migliori di de Roon è che in campo c'è sempre pure quando si vede poco. Recupera palloni, accorcia su tutti gli avversari, è presente in fase di spinta e, come detto, ha segnato gol importanti che non sono stati di certo casuali. Con 19 tiri complessivi, di cui 5 in porta e 17 occasioni da gol (dati della Lega Calcio), l'olandese si è messo spesso in mostra anche in avanti e a Salerno, domani pomeriggio, sarà importantissimo provare a ripetersi per conquistare punti preziosi.