Pnrr, la Cgil fa il punto della situazione sui progetti in provincia di Bergamo
Almeno 1.360 quelli approvati in 236 Comuni della Bergamasca. L’analisi di Toscano (segretario provinciale) sui dati di un questionario
L'attuazione del Pnrr è tra i temi al centro del dibattito politico da diverse settimane. Ma a che punto è la nostra provincia? A chiederselo è il segretario generale della Cgil di Bergamo, Marco Toscano, che punta l'attenzione su quanto si sta muovendo in Bergamasca anche grazie ai risultati del questionario sui progetti inviato dalla Fp-Cgil agli enti locali.
«In partenza, l'attuazione del Piano sembrava dover essere un esempio di partecipazione dei territori - spiega Toscano -. A oggi è invece difficoltoso ricostruire a che punto siamo effettivamente. La gestione complessiva è passata a una struttura di missione che fa da riferimento diretto a Palazzo Chigi, dove è stata istituita una cabina di regia che coinvolge anche le parti sociali ma che, almeno finora, sembra avere una natura prettamente informativa. Lo spirito di coinvolgimento contenuto nel Protocollo del 2021 pare, insomma, definitivamente tramontato».
In questo quadro generale si colloca la situazione bergamasca. «Nei primi mesi dell'anno - afferma il segretario - abbiamo provato con un questionario inviato dalla Funzione Pubblica Cgil agli enti locali, a monitorare la "messa a terra" dei progetti. Grazie ad alcune risposte e, soprattutto, attraverso l’incrocio di alcuni dati quantitativi disponibili sui siti ministeriali oggi disponiamo di un quadro parziale ma comunque sufficiente a dare una prima fotografia di cosa sta accadendo nel nostro territorio».
I progetti principali in Bergamasca
L'elaborazione, affidata all'istituto di ricerca Across Concept, dispone per il momento di alcuni dati di natura quantitativa che, nel prosieguo della ricerca, andranno integrati con quelli relativi ai volumi economici mobilitati e con altri ancora. Questo primo spaccato, nonostante le difficoltà, rappresenta un significativo «dinamismo del nostro territorio».
I progetti del Pnrr approvati al marzo del 2023 interessano ben 236 dei 244 Comuni bergamaschi. A Bergamo si registrano almeno 1.360 progetti approvati. Si tratta di un dato parziale, sottolinea Toscano, che include solamente i progetti di cui Cgil ha avuto notizia. Le concentrazioni più significative insistono nei Comuni di maggiori dimensioni, a partire dal capoluogo di provincia.
In cima alla lista interventi destinati al rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione IO (307), seguiti dall'abilitazione al cloud per le Pubbliche Amministrazioni Locali (260) e dai progetti per il rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (come Spid e Carta d'Identità Elettronica) e dell'Anagrafe nazionale Anpr (177). Chiudono, nella parte più alta della classifica, i progetti per il miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali, pari a 169.
Dal punto di vista delle criticità, quelle più comuni riguardano la difficoltà a reperire i dati. La seconda nota dolente è quella della carenza di personale, in particolare nei Comuni, per la gestione della parte progettuale e burocratica dei progetti e delle richieste di finanziamenti. «Più organico - conclude Toscano - deve essere impiegato per permettere di sfruttare al meglio la grande opportunità che il Piano offre».