Questa settimana, solo per voi lettori, ortaggi e fiori... a sorpresa!
Ultime uscite della nostra iniziativa green 2023. Ecco come creare orti e giardini in casa con i semi che vi abbiamo regalato: poche piccole attenzioni per far crescere le nostre piante
Cari lettori, siamo alle battute finali della nostra iniziativa green 2023. Con “Facciamo un orto molto speziale!” vi abbiamo regalato 9 sementi di ortaggi ed erbe aromatiche, poi con “Facciamo fiorire la nostra terra!” siamo passati a tre fiori. E visto il grande successo che abbiamo riscontrato, chiudiamo con altre due uscite... a sorpresa.
Da venerdì 19 a giovedì 25 maggio e da venerdì 26 maggio a giovedì 1 giugno troverete ancora in regalo, solo col nostro giornale, una bustina di semi, selezionate a sorpresa, tra ortaggi e fiori, riproponendo dei prodotti che avete molto apprezzato l’anno scorso.
Un progetto che abbiamo potuto realizzare grazie alla collaborazione di Franchi Sementi e al sostegno di Novatex Italia e Technoprobe.
Come creare orti e giardini in casa
Con questa iniziativa green, abbiamo imparato qualche trucco per realizzare il nostro orto o giardino casalingo, sul balcone o sul terrazzo. Un’occasione per avere prodotti freschi e genuini da gustare o per colorare e profumare la nostra casa. Senza dimenticare il nostro piccolo supporto per rendere il mondo più green e aiutare la natura.
Cogliamo quindi l’occasione per fare un breve ripasso delle tante cose che abbiamo scoperto insieme su come seminare e curare al meglio le nostre piante. Delle avvertenze che possono sempre essere utili, per qualsiasi ortaggio o fiore andremo a seminare.
Partiamo dal vaso
Come spesso abbiamo visto, partiamo dal vaso. Le dimensioni possono variare, da quelli più piccoli - sui 20 o 30 cm di diametro per piccole piante aromatiche -, o più larghi - da 40 o 50 cm per ortaggi che richiedono più spazio -. Da tenere conto non è solo la larghezza, ma anche l’altezza: se la nostra pianta avrà radici importanti dovremo scegliere una profondità di almeno 40 cm. Ovviamente stiamo parlando di vasi singoli. Poi ci possono essere vasiere più grandi, per cui le considerazioni sulla larghezza del vaso diventano indicazioni sulla distanza da tenere tra una pianta e l’altra.
Il numero di semi per vaso dipende ovviamente dal tipo di pianta, possiamo seminare con distanze precise - in questo caso vale il consiglio di mettere anche due o tre semi per volta e lasciare crescere quello che avrà germogliato meglio - o a spaglio, cioè spargendo i semi per ortaggi come insalatine o fiori. Ricordiamo, infine, che i semi vanno posti abbastanza in superficie: la consueta regola vuole che il seme venga messo a una profondità pari a due/tre volte il suo diametro.
Passiamo alla terra
Utilizziamo dei normali terricci in commercio, magari facendoci consigliare dal rivenditore in base al tipo di pianta che andiamo a coltivare. Una cosa che abbiamo imparato quest’anno riguarda le piante che soffrono l’eccesso di acqua. Sul fondo mettiamo uno strato di argilla espansa o sassi, solo due dita, e sopra ricopriamo col nostro solito terriccio. In questo modo l’acqua non ristagnerà sul fondo, provocando dei danni alle radici della pianta, che sono molto sensibili.
Tendenzialmente, poi, le cose importanti da ricordare sono l’esposizione alla luce e l’acqua. Per il resto, spesso si tratta di piante rustiche che crescono da sole senza troppe attenzioni. Di base, luce e acqua servono sempre, ma senza mai esagerare.
Ricordiamo anche che la temperatura ottimale per seminare riguarda il terriccio, perché l’aria potrebbe essere calda ma il terreno restare sempre più freddo. Quindi, con temperature più basse consigliamo di tenere le piante in una piccola serra o coperte con un telo, o anche in casa. A temperature più basse ci vorrà solo più tempo per vedere spuntare la nostra pianta.
Innaffiare e avere pazienza
Passiamo all’innaffiatura: l’acqua va data in modo omogeneo e costante, non esagerate poiché potremmo causare danni e far marcire le nostre piante. Conviene dare poca acqua nelle ore meno calde e in modo costante. Inoltre, non bisogna bagnare le foglie ma il terriccio, anche usando un nebulizzatore.
Per ovviare al rischio di ristagni o che foglie e frutti - molto delicati - vengano a contatto col terreno bagnato, possiamo utilizzare la pacciamatura: questa tecnica consiste nel porre una protezione tra la terra e i frutti, utilizzando della paglia o dei tessuti specifici che ricoprono il terriccio.
Come detto, spesso questo è quello che dobbiamo fare, e poi avere pazienza che frutti e fiori crescano per essere raccolti o recisi. In alcuni casi, però, potrebbe essere utile aiutare le piante con dei tutori se molto alte e con frutti pesanti come per i pomodori. O potare rami in eccesso per favorire le produzioni, il più delle volte togliendo le diramazioni secondarie. Infine, non abbiate fretta e non perdetevi d’animo: questo deve essere un hobby rilassante e molte cose le imparerete col tempo e l’esperienza, magari anche sbagliando.
Tutti possiamo cimentarci in questa attività, creando orti o giardini in casa, non smettiamo di rendere il nostro mondo più green!