Il Volley Bergamo 1991 ha un nuovo allenatore: come anticipato, è Matteo Solforati
Arriva da Mondovì e sarà la sua prima esperienza in A1: «È un'occasione enorme, un onore e un onere. L'obiettivo è stabilizzare Bergamo appena sotto le super big»
di Giordano Signorelli
(foto in apertura di Lega Volley Femminile/Maurizio Lollini)
La voce circolava ormai già da qualche settimana e oggi (18 maggio) è arrivata anche l'ufficializzazione da parte del club. Matteo Solforati è il nuovo allenatore del Volley Bergamo 1991. Marchigiano, classe 1981, arriva a Bergamo dopo un biennio a Mondovì in A2 e avrà nell'ex giocatore Alberto Bigarelli il suo vice. Ecco le sue prime dichiarazioni ai canali del club.
Sulla chiamata
«È un’occasione enorme che porta con sé l’esordio in A1 con l’onore aggiunto di farlo con una società blasonata e storica. Quando sono entrato in questo mondo nel 2006 con la Scavolini Pesaro, la sfida storica era proprio con Bergamo, che ci ha dato tanti dispiaceri, soprattutto in Champions League. Andrea Veneziani è un dirigente storico e il primo contatto è avvenuto con lui, quindi non c’era necessità di aggiungere altro».
Sul suo passato
«Ho fatto un percorso completo, una gavetta facendo tutti i ruoli e da undici anni faccio il primo allenatore. È logico che il salto è grande, perché la A1 è un altro mondo, ma non ho preoccupazione, solo orgoglio grandissimo perché è una chiamata arrivata sul campo. È un onore e ovviamente un onere, anche perché Bergamo viene da una grandissima stagione e quindi bisognerà fare altrettanto bene. Ho grandissimi stimoli e una grandissima possibilità di crescita professionale e umana».
Sul suo ruolo
«Sono molto equilibrato. Cerco sempre di creare un bel clima, disponibile e aperto al dialogo con tutte e tutti, perché penso che il confronto sia un’arma vincente. Coerente, che credo sia la qualità principale di un allenatore. Umile, consapevole delle mie qualità ma molto umile. Sono il primo che si mette in discussione e cerca di capire cosa si può fare meglio. Supermotivato, cerco di dare la carica positiva alle ragazze. E poi tengo molto ai rapporti umani. Sono cresciuto con Zé Roberto, uno dei più vincenti e preparati, e questa è stata una grandissima fortuna. Non sono uno che impone, ma cerco di adattarmi alle qualità e alle caratteristiche individuali. L’obiettivo sarà creare un gruppo che non molla mai».
Sugli obiettivi
«Ci sono 3-4 squadre fuori orbita in maniera evidente. L’obiettivo è riportare Bergamo appena sotto queste big e confermarsi stabilmente nei play-off. Insomma, fare un campionato importante stabilizzandosi dietro le grandi».
Sull'ambiente
«So che la tifoseria è sempre vicina alla squadra e c’è un bellissimo ambiente. Nei momenti di difficoltà sono sempre pronti a supportare e questa penso sia una caratteristica fondamentale per chi lavora. Ci vorrà un pochino di pazienza, ovviamente, perché è un’avventura nuova, ma abbiamo la fortuna che la squadra ha un’ossatura già importante e quindi ci saranno dei meccanismi già pronti».