Più verde e attrattiva: il Comune disegna la Bergamo di domani col nuovo Pgt
Presentato il Piano di governo del territorio. Le linee guida: stop consumo di suolo e puntare su casa, scuola e cultura
di Andrea Rossetti
Una visione di città «moderna», destinata a influenzare l’evoluzione di Bergamo da qui ai prossimi dieci anni almeno. È stato molto chiaro il sindaco Giorgio Gori durante la presentazione (avvenuta il 17 maggio) del nuovo Piano di governo del territorio (Pgt), il cui iter di approvazione è entrato nella fase decisiva con il deposito dei 131 elaborati che dà il via alla Vas (Valutazione ambientale strategica). L’obiettivo è arrivare all’approvazione in Consiglio comunale per la fine di luglio, al più tardi a inizio settembre.
Non si tratta di una revisione del Pgt in vigore, bensì di un Piano completamente nuovo, studiato per adattare Bergamo ai cambiamenti del mondo. Di fatto, come ha detto Gori, l’obiettivo ultimo è rendere la città sempre più attrattiva per i giovani, combattendo così l’invecchiamento progressivo della popolazione. Per farlo, sono stati scelti cinque “assi strategici” su cui si incardinano molteplici novità.
Consumo di suolo zero
Innanzitutto, il nuovo Pgt punta a limitare l’espansione di Bergamo. In tal senso, emblematico il fatto che i 41 ambiti di trasformazione del vecchio documento siano stati ridotti solo a tre: Porta Sud, ex Gres ed ex Reggiani. In sostanza, solo in queste aree sarà prevista nuova cementificazione (seppur controllata). Per il resto, anche su aree private si potrà intervenire soltanto su aree già costruite. In termini numerici, si parla di un taglio di 1,1 milioni di metri cubi edificabili.
Sempre più verde
Collegata è anche la volontà di aumentare le aree verdi cittadine. Il nuovo Pgt prevede un incremento di ben 3,5 milioni di metri quadrati dell’estensione del Parco dei Colli, dando vita a una nuova area che si estenderà dalla Valle d’Astino fino alla Martinella, rinominata Parco delle Piane Agricole. Per consolidare questo spazio, si prevede (...)