Accademia dello Sport per la Solidarietà

Tennis 2023, quel filo rosso (e rossonero) che lega Bergamo a Napoli

Secondo giorno di sfide alla Cittadella dello Sport di Bergamo. Ospiti: gli ex calciatori Beppe Savoldi, Oscar Magoni e il giornalista Carlo Pellegatti

Tennis 2023, quel filo rosso (e rossonero) che lega Bergamo a Napoli
Pubblicato:

Non solo Atalanta: gli ospiti presenti al Tennis 2023 regalano all'Accademia dello Sport per la Solidarietà un respiro tricolore legato ai vincitori dello Scudetto di questo campionato e dei campioni uscenti.

Savoldi e Magoni, tra Bergamo e Napoli

Così, tra una battuta e l'altra e una serata passata in amicizia davanti a un buon piatto a cura del Csi di Bergamo, ieri (18 maggio) si è parlato di calcio e del finale di questo campionato di Serie A. Bergamo e Napoli, tifoserie rivali del pallone, ma c'è - chi nativo orobico - ha festeggiato lo scudetto arrivato nella casa di Maradona per i suoi trascorsi partenopei, a partire da Beppe Savoldi, passando poi a Oscar Magoni.

Oscar Magoni e Beppe Savoldi

Savoldi ha scambiato due battute sulla marea di infortuni dell’Atalanta: «Io sono pronto, aspetto la chiamata», ha scherza l’ex centravanti. Bergamasco doc, ha militato in nerazzurro a metà Anni Sessanta indossando la maglia da attaccante 57 volte e insaccando 17 palloni: «Pensavo che la Dea finisse meglio il campionato, ma sono contento che stia andando ancora bene».

Savoldi ha dedicato inoltre un pensiero alla Champions delle italiane: «Nel doppio confronto, l’Inter ha meritato la finale, il Milan era un po’ spento. Pioli in queste situazioni ha sempre lasciato qualcosa agli avversari, soprattutto dal punto di vista difensivo. Ho discusso con tanti milanisti, ai quali avevo fatto presente da anni il problema, ma Pioli non mi ascolta...», ha scherzato. Eliminato proprio dai rossoneri ai quarti, il Napoli si bea quale Campione in Italia per la terza volta. In maglia azzurra l’ex punta ha giocato tra il 1975 e il 1979: «Spalletti fa troppo il filosofo - a detta di Savoldi -, ma è stato bravissimo a capire come dovevano essere messi in campo i giocatori messi a disposizione dalla società».

«Ogni anno siamo sempre più vecchi - ha invece commentato col sorriso Oscar Magoni -, ma quando si parla di solidarietà l’importante è esserci». Non è mancato un commento sulla stagione dell’Atalanta: «Ai tifosi più giovani, magari un po’ delusi e mugugnanti per gli ultimi risultati, voglio ricordare le stagioni che ho giocato io in maglia nerazzurra, negli Anni Novanta: era un’altalena tra Serie A e B. Anche quest’anno l’Atalanta è forte e sta facendo un campionato importante, contando che le formazioni davanti in classifica hanno giocatori di livello, tifoserie e storie importanti. La Dea è ancora una squadra provinciale “di lusso”, che ha saputo spendere e ricavare denaro con giudizio».

Magoni ha recentemente festeggiato lo scudetto napoletano (dove ha militato per 116 partite in tre anni e mezzo): «Al contrario di quello che spesso si pensa, c’è molto rispetto e stima tra tifosi partenopei e giocatori bergamaschi che come me hanno giocato nel Napoli, come Casari, Vavassori, Gabbiadini e tanti altri». Con Oscar Magoni si è poi parlato di sport in generale, anche di ciclismo: «Il Giro di quest’anno non mi entusiasma, tra cadute e ritiri importanti. Tifo per Rota e spero arrivi fino in fondo con buoni risultati».

L'amico rossonero

Carlo Pellegatti

Uno dei tanti amici dell’Accademia che ha fatto visita al torneo è poi Carlo Pellegatti, storico radiocronista dei match del Milan: «Maggio non è solo il mese delle sette finali vinte dal Milan - ha esordito con ironia -, è anche il mese di Giovanni Licini». Poi un commento sulla Serie A: «È un campionato molto equilibrato, Napoli a parte. L’Inter perde undici partite e rallenta tremendamente, il 2023 del Milan è inguardabile, la Juventus era partita malissimo e pure l’Atalanta va up and down. Sembrano tanti polli di Renzo, che si beccano facendosi male l’uno con l’altro. Ora mancano tre giornate, vediamo: se il Milan arrivasse in Champions approfittando della penalizzazione della Juventus, di sicuro non vado in giro a suonare il clacson, ma spero proprio che i rossoneri chiudano bene il campionato, magari proprio con un bel risultato a Torino, dove giochiamo tra due settimane. Il vero Milan non è questo. Non vedo a rischio la posizione di Pioli, che ha fatto comunque alcuni errori, ma era la prima volta che si trovava a gestire due manifestazioni così intense fino a fine stagione».

E alla domanda sul giocatore atalantino che vorrebbe veder vestire la maglia del Milan, Pellegatti ha detto: «La risposta quest’anno è molto facile: Rasmus Højlund, nonostante le ultime domeniche non abbia brillato».

Risultati

Daniele Fortunato, Giorgio Matropasqua, Giacomo Belometti, Nicola Bortolotti, Giuseppe Bortolotti

Torneo ragazzi:

  • Alberto Lumina b. Marco Lazzari 9-7

Trofeo Franco Morotti - Singolare B

  • Bruno Mazzoleni b. Franco Bagutti 9-0
  • Corrado Fontana b. Gianni Sottocornola rit.
  • Francesco Locati b. Antonio Piazzini Albani 9-2

Trofeo Giacinto Facchetti - Singolare A

  • Carlo Pellegatti b. Giovanni Pepè 9-7
  • Giorgio Mastropasqua b. Mario Mazzoleni 9-3
  • Roberto Paratico b. Daniele Fortunato 9-7
  • Giorgio Chiesa b. Andrea Sala 9-8
  • Leonardo Bombardieri b. Antonio Amormino 9-5
  • Mattia Carrara b. Antonio Oprandi 9-3
  • Luigi Cocchetti b. Gilberto Agazzi 9-3

Trofeo Giorgio Röhrich - Doppio Maschile

  • Nicola Röhrich - Luca Chiesa b. Gilberto Fumagalli - Massimiliano Pesenti 9-7

Trofeo Achille e Cesare Bortolotti - Doppio Maschile

  • Oscar Magoni - Vittorio Calissi b. Claudio Bianchi Cassina - Giorgio Gianitti 9-2
  • Massimo Parzani - Marco Barcella b. Patrizio Picozzi - Ettore Trezzi 9-5
  • Pierangelo Lumina - Emilio Pedretti b. Matteo Pardi - Donato Cacciavillani 9-8
  • Daniele Fortunato - Giorgio Mastropasqua b. Giuseppe Bortolotti - Nicola Bortolotti 9-8
  • Stefano Rondi - Gianmarco Rondi b. Nicola Pedone - Luciano Alfani 9-2
Seguici sui nostri canali