Punto per la difesa

La Cassazione dice "sì": i legali di Massimo Bossetti possono accedere ai reperti

La vicenda è quella dei campioni su cui gli avvocati vogliono effettuare ulteriori accertamenti. E dopo le analisi, riaprire il processo

La Cassazione dice "sì": i legali di Massimo Bossetti possono accedere ai reperti
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La Corte di Cassazione ha accettato la richiesta dei legali di Massimo Bossetti di poter accedere ai reperti raccolti durante le indagini per l'omicidio di Yara Gambirasio, per compiere ulteriori indagini.

La Prima Sezione, come riportato dall'Ansa, ha quindi annullato l'ordinanza del 21 novembre 2022 scorso, con cui i giudici bergamaschi avevano invece negato questa possibilità, in vista di un'eventuale revisione del processo auspicata dagli avvocati dell'uomo, Paolo Camporini e Claudio Salvagni.

Bossetti è stato condannato, in via definitiva, all'ergastolo per l'omicidio della tredicenne di Brembate Sopra Yara Gambirasio.

La Cassazione ha inviato le pratiche ai colleghi del Tribunale di Bergamo. Di conseguenza, i giudici orobici dovranno permettere alla difesa di riesaminare i reperti, nei limiti già autorizzati dai precedenti provvedimenti, stabilendo anche le opportune cautele, che serviranno a garantirne l'integrità.

Da tempo i legali di Bossetti chiedono di prenderne visione e conoscere lo stato di conservazione, in particolare del materiale genetico conservato prima all'ospedale San Raffaele di Milano, poi sequestrato dalla Procura di Bergamo e infine trasportato nell'Ufficio Corpi di Reato del Palazzo di Giustizia.

Una volta terminati questi nuovi esami sui campioni, se la difesa lo domanderà attraverso una nuova specifica richiesta, la Corte d'Assise dovrà valutare la possibilità di nuovi accertamenti tecnici, se questi non si riveleranno inutili al fine di riaprire il processo.

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