Il parco della Malpensata omaggia Fabrizio De Andrè con due giorni di musica ed eventi
«Un viaggio nell’opera e nello spirito del cantautore». La spiegazione delle sue canzoni e i concerti di Mille Anni Ancora, Corimé e Luf
“Questa di De André è la storia vera…”. Verrebbe voglia di parafrasare la celeberrima Canzone di Marinella per annunciare l’importante due giorni “Malpensata d’Autore” che sabato 27 e domenica 28 maggio ricorderà il grande Faber nel contesto del Parco Ermanno Olmi di Bergamo.
Un tributo al “cantautore degli emarginati”. La manifestazione, organizzata nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, unisce in cabina di regia la Cooperativa don Giuseppe Ferrari (che segue le attività del Parco Olmi in convenzione con il Comune di Bergamo) e il team di Cielivibranti, associazione bresciana che cura dal 2019 il Festival De André nella città della Leonessa. «Non si tratta di un semplice tributo in musica - sottolineano gli organizzatori, che hanno anche ottenuto il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André onlus - ma di un viaggio nell’opera e nello spirito del cantautore, per indagarne la dirompente umanità in un contesto sociale per nulla distante da quello evocato nelle sue canzoni».
Il ricco programma, tutto su Faber
Ad aprire la due giorni, sabato alle 17, sarà l’inaugurazione della mostra “Voci di strada, rumori di gente” curata da Walter Pistarini, fra i maggiori biografi del cantautore e autore di volumi come Il libro del mondo - Fabrizio De André: le storie dietro le canzoni. «Nel 1967 - racconta Pistarini - scoprii Via del Campo. Ero studente a Genova e quella canzone mi piacque subito. Forse per il linguaggio, o la voce, non so. Non ho mai incontrato Faber, né ho mai assistito a un suo concerto. Avevo però bisogno di parlarne, di rendere un tributo a questo grande artista. Nacque così il sito www.viadelcampo.com, in onore di quella prima canzone che mi aveva conquistato. Ed è dal 1999 che raccolgo dischi, informazioni, messaggi, libri, riviste e tutto quanto mi permetta di capire meglio, di sviscerare le canzoni di Fabrizio De André».
Pistarini approfondirà attraverso un pubblico dialogo i temi sociali alla base dell’esperienza artistica di De Andrè, segnalando per ogni album (sono quattordici) e canzone genesi, contesto e influssi. Il pomeriggio di parole e immagini sarà coronato alle 21 dal concerto dei Mille Anni Ancora, musicisti che con De André hanno condiviso palco e tournée: Ellade Bandini, Giorgio Cordini e Mario Arcari.
Nel concerto verranno riproposte le canzoni più famose, da Marinella a Bocca di Rosa, da La guerra di Piero a Geordie, con arrangiamenti musicali fedeli agli originali e la voce di Alessandro Adami, che stupisce e commuove per la somiglianza con quella di Faber. Accanto a loro sul palco: Laura De Luca (voce), Diego Maggi (tastiere), Max Gabanizza (basso), Enrico Mantovani (chitarra), Stefano Zeni (violino) e Alberto Venturini (percussioni).
Domenica si riprenderà alle 15.30, con la presentazione del libro di Giorgio Cordini I miei otto anni con Fabrizio De André. Il musicista veneziano, che oggi risiede a Schilpario, entrò a far parte della band di Fabrizio De André alla fine del 1990. Suona chitarra, bouzouki e mandolino e ha collaborato anche con Cristiano De André, Nada, Roberto Vecchioni, Massimo Ranieri, Eugenio Finardi e Claudio Lolli. Il suo libro è una galleria infinita di aneddoti destinati a stupire e mettere ancor più in luce l’estro e l’umanità di De André.
Alle 16.30 si torna alla musica con il concerto dei Corimé, guidato dai fratelli Maurizio (voce e percussioni) e Roberto (voce e chitarra) Giannone, affiancati da Matteo Vallicella (basso e contrabbasso) e dalla “guest star” Fausto Beccalossi alla fisarmonica. Il gruppo vanta concerti e collaborazioni importanti con lo stesso Cordini e con l’attrice Lina Sastri. Ideale sigla di chiusura per la due giorni sarà alle 18 il concerto dei Luf, complesso folk-rock lombardo che, seguendo il modello di De André, produce musica di contraddizione, che unisce tradizione popolare e impegno sociale, dialetto e cultura. Si definiscono un «branco di musicisti», riuniti dall’iniziale idea del camuno Dario Canossi in un ritmo travolgente. Dal 2002 a oggi hanno pubblicato 23 dischi tra album di inediti, raccolte, live e libri e suonato in più di mille concerti.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito. Nel corso delle due giornate sarà possibile sostenere l’Associazione di promozione sociale “Spazio Autismo” e usufruire del servizio del Bar Ermanno. Un grazie particolare alla Fondazione Banca Popolare di Bergamo.