10 frasi in bergamasco su automobilisti e ciclisti
Reciproche accuse da parte delle due categorie. Che in realtà, nella maggior parte dei casi, sono composte dalle stesse persone.
di Vecchio Daino
Il passaggio del Giro d’Italia nelle nostre contrade da un lato ha rinfocolato la passione per le due ruote verdi, dall’altro ha esacerbato l’animo degli automobilisti, costretti a rinunciare alla gita del fine settimana. Sono sorte quindi infinite discussioni, con reciproche accuse da parte delle due categorie. Che in realtà, nella maggior parte dei casi, sono composte dalle stesse persone.
1. I te böta ’n tèra e i öl iga resù
La nevrosi da volante a volte porta a sottovalutare le distanze e le traiettorie altrui. Se poi succede un incidente con un ciclista, la vittima si trasforma rapidamente in colpevole, perché ha osato invadere la sede stradale. [Trad.: Ti buttano a terra e vogliono avere ragione]
2. I parchègia despertöt
Le criticate piste ciclabili in città già non offrono chissà quanto spazio. Se poi si diffonde la pratica del parcheggio selvaggio, di solito con auto mastodontiche, la sicurezza in bici diventa una utopia. [Trad.: Parcheggiano dappertutto]
3. I farèss gna sich méter a pè
Il ciclista è solito attribuire all’automobilista diversi vizi, uno dei quali è la pigrizia. È per questo, secondo loro, che tendono a lasciare il veicolo a pochi metri dalla meta, che sia il negozio o la scuola. Forse un po’ di moto farebbe bene anche a loro. [Trad.: Non farebbero nemmeno cinque metri a piedi]
4. I ghe fà respirà ’l catràm
L’uso delle auto elettriche non ha ancora la diffusione auspicata dagli ecologisti, e di conseguenza Bergamo è tra le città più inquinate, anche perché abbiamo un numero di vetture elevato, 61 ogni 100 abitanti. E a volte sembrano anche di più. [Trad.: Ci fanno respirare il catrame]
5. I è mia bù de guidà e i tö i Tir
La polemica a volte si spinge fino a contestare le abilità personali degli automobilisti, accusati di acquistare vetture con dimensioni inappropriate, perché inversamente proporzionali alla capacità di guida. [Trad.: Non sanno guidare e acquistano i TIR]
6. I ciciàra ’n mès a la strada
Non c’è nulla di meglio di una bella chiacchierata tra persone che condividono la stessa passione. Ma non se sei in bici e procedi fianco a fianco con i tuoi amici su una stradina di montagna, bloccando il traffico per chilometri. [Trad.: Parlano in mezzo alla strada]
7. I passa col róss
A volte chi va in bici dimentica lo status di mezzo sottoposto alle regole del Codice della Strada, e passano agli incroci senza considerare il colore del semaforo. Una bravata che può costare molto cara. [Trad.: Passano col rosso]
8. I và contramà
Capita di vedere sbucare improvvisamente un ciclista sulla propria corsia, in senso di marcia contrario al nostro. In questo caso ci si rende responsabili di un altro tipo di inquinamento, quello acustico. [Trad.: Vanno contromano]
9. I ’mpienèss i strade de düminica
Il bel tempo porta i ciclisti a sciamare allegramente sulle strade, con le loro tutine multicolori. Uno spettacolo che scalda il cuore a tutti. O quasi, perché chi si trova incolonnato dietro a loro non gli rivolge certo pensieri carini. [Trad.: Riempiono le strade di domenica]
10. I te scùa sö se te sé a pè
In fondo alla gerarchia della strada ci sono i poveri pedoni, i quali subiscono da un lato l’arroganza delle auto, e dall’altro quella delle biciclette che transitano sui marciapiedi a elevata velocità di crociera. Per loro, c’è solo un rimedio, anzi due. Salire in macchina, o inforcare una bicicletta. [Trad.: Ti investono se sei a piedi]