Striscia la Notizia smaschera la vendita di psicofarmaci senza ricetta in via Maj
Nel mirino una farmacia. E poi spaccio di Tavor a un euro in stazione. Una boccetta di Metadone, invece, costa 50 euro di fronte al Serd
Dopo Torino e Brescia, anche sopra Bergamo cala l'ombra dello spaccio. Questa volta non si parla di droga, bensì di farmaci: meno costosi, potenzialmente più semplici da reperire, (purtroppo) anche senza ricetta. La stazione pare essere il punto nevralgico di questo giro dello sballo: «Alla 12, l'ultima pensilina» si vendono pastiglie di Tavor a un euro l'una. Una boccetta di Metadone, fuori dal Serd, venduta a 50 euro. A smascherare la compravendita illegale che imperversa in città sono stati due servizi di Max Laudadio di Striscia la Notizia.
Attraverso un attore, le telecamere del programma televisivo hanno registrato quanto accade in stazione e zone limitrofe, dove un "cicerone" («Sono un tossico, io», si è definito senza sapere di essere di essere ripreso) ha portato il gancio nei punti di spaccio della città. Tra questi una farmacia di via Maj, dove due boccette di Delorazepam in gocce vengono vendute (senza ricetta, pare) a 8,50 euro l'una. Alla richiesta dell'uomo di poter tornare ogni settimana, la persona dietro al bancone replica: «No. Una volta alla settimana non si può. Ogni quindici giorni».
Intervento dei Nas e il "nodo al fazzoletto"
In un secondo servizio, qualche giorno dopo, Max Laudadio ha confrontato entrambi: cicerone e titolare della farmacia. Il primo è stato trovato nuovamente di fronte al bancone ad acquistare psicofarmaci insieme a un amico, ma di fronte al giornalista chiede (con termini coloriti) di non andare a disturbare la farmacia, «perché dopo non mi dà più niente». Il secondo, di fronte alle riprese, non si spiega il fatto: «Avrà avuto una ricetta. Non è una cosa che normalmente facciamo».
Come riporta Corriere Bergamo, ieri - giovedì 25 maggio - nella farmacia di via Maj sono intervenuti i Nas, Nuclei antisofisticazioni e sanità dei Carabinieri, che hanno ispezionato l'attività. Il titolare si è difeso: «Non passi l'idea che farmacia vicina alla stazione uguale farmaci venduti in modo non regolare». Sull'episodio raccontato da Striscia ha spiegato di stare approfondendo la questione. «Se c'è stato un errore, non è nostra abitudine». I Nas, invece, non hanno rilevato nulla.
Interpellato, l'assessore alla Sicurezza Sergio Gandi ha dichiarato di fronte alle telecamere di Canale 5: «Non abbiamo riscontri di questo tipo (riferendosi all'attività di spaccio psicofarmaci, ndr), quindi penso che sia molto utile quello che state facendo. È una questione complessa perché la detenzione in sé di un farmaco non costituisce reato, quindi bisogna intervenire sulla cessione e cogliere questi fenomeni quando sono in flagranza. (...) Da oggi parlo con chi devo parlare e facciamo sì che queste attività (di presidio, ndr) vengano svolte. Ci vorrà qualche mese per avere qualche riscontro oggettivo». Il nodo al fazzoletto è fatto: con Max Laudadio «ci si rivede a settembre».
I servizi, prima e seconda parte, possono essere visualizzati per intero qui.