Presto sapremo data e ora, poi tocca a noi: avanti atalantini, domenica c'è da spingere forte!

di Fabio Gennari

L'Inter ormai è il passato, il Monza rappresenta l'ultima chiamata. Un appuntamento che segna la storia: con un successo, l'Atalanta sarà di nuovo in Europa League e ciò che in questo momento conta più di ogni altra cosa è questo. Senza pensare alla Roma. Senza pensare alla mannaia Uefa che si abbatterà sulla Juventus. C'è l'Atalanta, avvolta dall'incertezza sul futuro di Gasperini ma con il pass europeo tra le mani. Bisogna solo capire il colore, se sarà quello arancione dell'Europa League o quello verde della Conference.

Battere il Monza per chiudere i conti dev'essere l'unico obiettivo di domenica prossima. Oggi si conosceranno la data precisa e l'ora in cui Atalanta-Monza e, probabilmente, Roma-Spezia si giocheranno (auspicabile la contemporaneità), ma c'è solo un pensiero che deve prevalere su tutto: i tre punti.

Contro i brianzoli lo stadio dev'essere una bolgia, bisogna che cantino pure i seggiolini della Morosini, che dal 5 giugno aspetteranno poi di essere abbattuti, e la speranza è che dalle Curve, dalle Tribune, dalla Rocca, da Piazza Vecchia e da ogni angolo del globo dove si trova un cuore atalantino parta un urlo forte. Ancora più forte. Sempre più forte.

Tutti quelli che sono con l'Atalanta devono unirsi e spingere. Sostenere e urlare. Applaudire e incoraggiare, soprattutto dopo un errore. Adesso non conta più nulla, forma fisica e infortuni sono un dettaglio, come le scelte tattiche e quelle di formazione. Dentro tutto quello che è rimasto, addosso al Monza e quota 64 nel mirino. Per il resto, tutto il resto, c'è tempo. Prima chiudiamo il discorso Europa, poi penseremo al mercato e alla guida tecnica. Senza dimenticare di controllare il passaporto: se è scaduto tocca sistemarlo!