L'incontro

L'impegno di Missione Calcutta Onlus per aiutare il popolo ucraino in guerra

Alla presenza dell'assessora Messina e di don Roberto Trussardi di Caritas, sono stati esposti gli obiettivi dell'associazione

L'impegno di Missione Calcutta Onlus per aiutare il popolo ucraino in guerra
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di Clara Scarpellini

Sabato 27 maggio, alle ore 18, nella Sala Galmozzi di Bergamo si è tenuto l'incontro dal titolo “Storie dall'Ucraina: dal conflitto all'accoglienza”, sostenuto da Missione Calcutta Onlus. Un momento ideato per sensibilizzare la cittadinanza sul conflitto russo-ucraino e sull’importanza dell’azione del singolo attraverso l’ascolto delle testimonianze di chi, poco dopo lo scoppio della guerra nel febbraio 2022, è intervenuto attivamente per soccorrere la popolazione ucraina.

Il cuore dei bergamaschi

Ad aprire l’incontro è stata l’assessora Marcella Messina, che ha illustrato le modalità attraverso le quali la nostra città sta supportando l’Ucraina. A questo proposito, l’Amministrazione di Bergamo ha creato uno spazio orientativo contenente alcune informazioni utili, come ad esempio dove andare per ottenere determinati documenti o a chi rivolgersi per i servizi di assistenza.

Messina ha poi raccontato di come i cittadini bergamaschi, appoggiandosi a una rete formata dalle varie provincie, si siano uniti e attivati per poter aiutare in qualsiasi modo: dalla raccolta di vestiti e la distribuzione di beni alimentari alla ricerca di immobili disponibili per l’accoglienza dei rifugiati. Impegno che è stato caldamente apprezzato anche dal direttore di Caritas Bergamo, don Roberto Trussardi: «Ho visto un movimento di pancia e di cuore bellissimo nei bergamaschi. Questa città ha un atteggiamento che non si trova da tante altre parti».

Grazie all’importante progetto di Missione Calcutta è stato possibile abbracciare ancora più forte il rapporto Bergamo-Italia-Mondo. Ringraziamento particolare alla comunità bergamasca anche da Olena Shylinh (Segreteria dell'Associazione Culturale italo-ucraina Zlaghoda Bergamo), che ha invitato a non arrendersi alla normalizzazione della guerra e a continuare a sostenere il popolo ucraino.

Il progetto “Razom z Ukrainoiu”

“Razom z Ukrainoiu” è l’iniziativa di emergenza a sostegno della popolazione Ucraina che vede Missione Calcutta Onlus, nelle regioni di Ivano-Frankivs’k, Černivci e Odessa, intervenire a sostegno della popolazione sfollata interna ucraina. Progetto reso possibile dal finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e in collaborazione con FOCSIV (Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana) e dalla partnership con le organizzazioni ucraine Arcidiocesi di Ivano-Frankivsk, Dobri Liudi Bukovinu e Caritas-Spes-Odessa.

Come spiegato da Marialuisa Casella (direttrice operativa di Missione Calcutta) e Doriana Somma (coordinatrice dei progetti internazionali di Missione Calcutta), nella pratica viene fornita assistenza umanitaria alla popolazione vittima della guerra, sia nelle aree direttamente colpite che nelle località limitrofe, tramite fornitura di beni e servizi. Oltre che alle distribuzioni alimentari, di materiale igienico-sanitario e di materiale invernale per far fronte alle rigide temperature dell’inverno ucraino. Il progetto si concretizza con attività di supporto psico-sociale rivolte a tutti quei beneficiari (specialmente donne e bambini) che necessitino di un intervento per via di traumi e vulnerabilità causate dal conflitto, ma anche attività ludico-ricreative con pre-adolescenti e adolescenti e attività di tutela di persone con disabilità.

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Per questa azione di supporto fondamentale sono intervenuti Padre Vitaliy Maksymiv e Padre Ivan Stefurak, dell’Arcidiocesi di Ivano-Frankivs’k, collocata nella parte settentrionale del Paese: «La guerra è come un taglio che sanguina e l’unico modo per tamponarlo è attraverso i servizi sociali e aiuti umanitari. Questi sono gli strumenti umani più forti al mondo». Secondo i due, l’unicità del progetto “Razom z Ukrainoiu” risiede in tre ragioni principali: i volontari di Missione Calcutta sono arrivati con un tempismo perfetto, quando le provviste dei centri sociali scarseggiavano, evitando così un’altra crisi; grazie alla collaborazione della Onlus in questione con le comunità religiose locali, è stato possibile raggiungere con gli aiuti, attraverso le vaste reti parrocchiali, non solo le grandi città ma anche i piccoli villaggi più remoti; infine, gli operatori volontari di Missione Calcutta vengono professionalmente e psicologicamente formati prima di partire in Ucraina, conferendo forza e stabilità al progetto.

Per ringraziare Bergamo per l’impegno nell’accoglienza del popolo ucraino, Padre Ivan Stefurak ha donato all’assessora Messina un’icona sacra del tredicesimo secolo, simbolo dell’unione storica tra diversità di popoli orientali e occidentali.

I progetti futuri

Alcune delle persone che Caritas ha accolto dallo scoppio del conflitto a oggi sono ritornate in patria nonostante la guerra continui, molti di quelli che per ora sono rimasti dicono che torneranno in Ucraina non appena la guerra sarà finita e altri ancora vogliono stabilirsi definitivamente in Italia. Per questo motivo, con il supporto di don Roberto Trussardi, è stata creata una rete del lavoro per permettere loro di autosostenersi senza il costante aiuto degli altri.

Missione Calcutta continuerà a lavorare sodo per sostenere il popolo ucraino, Marialuisa Casella ha invitato a raccontare a più persone quanto è stato detto in serata e ha annunciato una prossima inaugurazione di una nuova sede Missione Calcutta a Colognola.

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